Villa Palma. Il capogruppo Rossi lancia un appello per il salvataggio

Villa Palma. Uno dei soffitti affrescati
di Francesca Tomassini
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Sabato 25 Gennaio 2020, 12:47
TERNI - Salviamo Villa Palma. Il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi lancia un accorato appello ad enti e istituzioni perchè la villa cinquentesca oggetto di vendita giudiziaria non finisca a mano a qualche speculatore.  "Chi mi conosce sa quanto tenga alle sorti di Villa Palma - scrive Rossi in un comunicato- prima ancora di altre mie battaglie civiche più recenti, l'antica dimora è nel mio cuore perché per me è da sempre simbolo di quel patrimonio culturale che, abbandonato e dimenticato, meriterebbe considerazione e opportuna valorizzazione".
Si tratta di una una residenza di campagna che sorge alle pendici di Colle dell'Oro. La tradizione, non confermata ad oggi da fonti certe, ne attribuisce la costruzione ad Antonio da Sangallo il Giovane in virtù dlle forti analogie fra l'impianto strutturale e decorativo di Palazzo Spada e quello della villa. Quel che è certo è che la villa attualmente versa in pessime condizioni. All'esterno è completamente circondata da impalcature, mentre parti del tetto sono crollate ed alcuni accessi agli interni sono stati murati per impedire ai vandali di deturparli. 
"Ad oggi la Villa - continua Rossi - è oggetto di una vendita giudiziaria che, di data in data, si trascina da più di un anno. Partendo da una base d'asta di più di poco di € 1milione e mezzo, il prossimo maggio si potrà acquistare la villa probabilmente partendo da una irrisoria base d'asta di €400mila (il prezzo di un appartamento in centro)". Un valore modesto, come sottolinea lo stesso capogruppo, che però andrebbe a sommarsi ad un ingente investimento necessario per il restauro.
"Da parte mia - specifica il capogruppo - certamente non c'è la volontà di interferire in una vendita giudiziaria, ma su Villa Palma c'è da considerare l'interesse pubblico e come Consigliere mio dovere è quello di provare a salvare prima possibile il prezioso bene di indubbia importanza per la città". Da qui l'appello verso quelle realtà che potrebbero agire concretamente sul salvataggio del bene " in primis - chiude Rossi - alla oggi "regione amica" che proprio per l'acquisto della villa potrebbe esercitare diritto di prelazione, alla Fondazione Carit che è da sempre sensibile e tanto fa per la tutela dei nostri beni, all' imprenditore locale che potrà leggermi perché oltre a perseguire legittimamente il proprio interesse, comprenda quanto sia importante salvaguardare e ridare alla città una dimora storica dalla bellezza unica ed eccezionale; un luogo che ne sono sicuro è anche nel suo cuore".
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