Via Bramante, file di tre ore per il tampone ai bambini. Le mamme: «Persino nei supermercati abbiamo la precedenza»

Via Bramante, file di tre ore per il tampone ai bambini. Le mamme: «Persino nei supermercati abbiamo la precedenza»
di Aurora Provantini
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Martedì 16 Novembre 2021, 16:25

TERNI- Tornano le code al drive through di via Bramante, sede dell’Azienda Usl Umbria 2, dove si eseguono una media di 370 tamponi rinofaringei al giorno, a causa della risalita dei contagi. Il lavoro di tracciamento epidemiologico da parte del servizio di igiene e prevenzione dell’Usl 2 sta seguendo in tempo reale l'andamento della diffusione del virus, che corre più veloce tra i giovanissimi, con conseguenti richieste di controllo dei contatti stretti tra i minori e i loro familiari. L’Usl 2 rende noto che «circa il 70 per cento dei tamponi vengono effettuati su bambini e docenti delle classi in cui è stata riscontrata la presenza di uno o più positivi, anche se solo quando si raggiunge il numero di tre contagiati nella stessa classe, scattata la quarantena». «Per fare fronte alla crescente richiesta di test sono state organizzate anche sedute pomeridiane, presso il punto prelievi di via Bramante» – fanno sapere dall’Usl2. I dati sono eloquenti: il 15 novembre su 362 test effettuati 191 riguardavano alunni e docenti delle scuole primarie, il lunedì precedente (l’8 novembre 2021) su 289 tamponi totali 169 sono stati effettuati su minori entrati in contatto con coetanei risultati positivi al Covid-19. Il problema sollevato da molte mamme, in questo momento, è relativo alle file che incontrano al drive through, dove è possibile effettuare il tampone rinofaringeo senza scendere dalla vettura. Valentina Bulzomì, ne ha fatte due a distanza di dieci giorni, la prima di due ore e la seconda di tre. «E’ un momento difficile per tutti – dichiara la giovane mamma ternana – e il mio pensiero va soprattutto ai sanitari impegnati in prima linea nel contrasto alla diffusione del virus, ma anche i nostri figli stanno vivendo una esperienza bruttissima». Valentina ha due figli piccoli: «Entrambi sono stati costretti a stare in casa per mesi – racconta – durante il Lockdown è stata dura per loro e per noi genitori. Siccome siamo sempre noi mamme ad accompagnarli, mi domando se non sia opportuno creare dei percorsi dedicati a noi, una fila per chi porta i bambini a curasi. D'altronde anche nei supermercati le mamme hanno la precedenza».

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