Vaccini, il calendario delle consegne in Umbria,
arrivate le dosi da iniettare a casa. Forniture lente

Vaccini, il calendario delle consegne in Umbria, arrivate le dosi da iniettare a casa. Forniture lente
di Fabio Nucci
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Martedì 2 Marzo 2021, 08:00

PERUGIA Altre 1.241 dosi iniettate in un giorno, stando all’ultimo aggiornamento del portale centrale, e circa 10mila nuovi arrivi “stoccati” da somministrare da oggi. Aspettando l’arrivo settimanale delle 11.300 Pfizer, come da previsioni sono arrivate le 6.300 dosi AstraZeneca che alimenteranno l’immunizzazione di prof e forze dell’ordine. In serata, sono arrivate anche 3.300 delle 4.300 dosi Moderna attese che entro il 10 marzo dovrebbero essere iniettati a domicilio dai medici di medicina generale. Da più parti intanto, si chiede un cambio di passo.
Una svolta che sembra imminente, stando a quanto emerso nel Cor di sabato, e alla luce del piano consegne aggiornato al 23 febbraio e che l’ex commissario nazionale per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri (ieri sostituito dal generale Figliuolo), ha comunicato nei giorni scorsi alla governatrice Donatella Tesei. Nella sua ultima comunicazione alla Regione, Arcuri conferma come AstraZeneca abbia parzialmente ridotto i quantitativi in consegna tra fine febbraio (il 27) e inizio marzo (il 6 e il 10), con la struttura commissariale centrale costretta, quindi, a ridurre in proporzione le assegnazioni alle regioni in misura proporzionale. Sabato, comunque, previsti altre 1.700 dosi, lunedì prossimo 9mila. Quanto a Moderna, oltre all’invio pianificato nei giorni scorsi, per il mese di marzo sono previste 14.600 dosi, mentre già oggi dovrebbero essere caricate le 11.700 Pfizer cui seguiranno altre consegne: 1.700 sabato, altre 11.700 lunedì prossimo.
Intanto, prosegue la somministrazione per le ultime categorie per le quali è stata aperta la “finestra” e ieri come da calendario la campagna vaccinale è iniziata per le forze dell’ordine per il cui personale la somministrazione è prevista in punti dedicati, nelle loro sedi e in sedi Usl. A Perugia, ad esempio, le inoculazioni sono iniziate in questura: in totale sono 136 gli addetti che hanno ricevuto la prima dose negli ultimi tre giorni (153 il totale) nella regione. Nello stesso periodo, 1.561 i docenti scolastici che hanno ricevuto la prima iniezione e da ieri pomeriggio anche il personale di età compresa tra 55 e 65 anni ha iniziato a prenotarsi, dirigenti scolastici inclusi. Gli elenchi forniti dal Mef includono tutti i prof in servizio in Umbria e la prenotazione online è prevista per tutti coloro che hanno assistenza nella regione, a prescindere dalla residenza: gli altri devono rivolgersi a una farmacia. Da ieri hanno iniziato a prenotarsi anche le educatrici dei servizi per l’infanzia ma da alcune segnalazioni giunte in redazione risultano alcune difficoltà nel completare la procedura. Dal Comune di Perugia, intanto, si fa sapere che gli elenchi del personale impiegato nei nidi pubblici, circa 600 nomi inclusi gli altri addetti, è stata consegnata circa 10 giorni fa.
Capitolo anziani. Tra ottantenni e over, sono 8.607 i pensionati che hanno ricevuto la prima dose, oltre un migliaio nell’ultima giornata, compresi gli ultraottantenni per i quali ieri sono iniziate le inoculazioni Pfizer. Quanto alle vaccinazioni a domicilio, che dovranno essere eseguite dai medici di medicina generale, le scorte Moderna (3.300) sono arrivate ieri sera nei magazzini delle due Asl e entro domani dovranno essere ritirate e utilizzate entro il 10 marzo. Da quanto risulta, tuttavia, alcuni medici non avrebbero classificato gli assistiti per i quali è prevista la vaccinazione a casa e non tutti i gruppi avrebbero indicato il referente incaricato del ritiro delle dosi. Aspetti che potrebbero rallentare le procedure. Contro i medici di base che rifiutano di vaccinare i propri pazienti, nel frattempo, il Codacons Umbria ha presentato un esposto alle Procure di Terni e Perugia “affinché siano aperte indagini penali sui camici bianchi ribelli”. Si muovono anche i professionisti sanitari che, congiuntamente, in una lettera alla presidente Tesei hanno chiesto “di potenziare la loro campagna vaccinale”. Cgil, Cisl e Uil, invece, chiedono “organizzazione partecipata e inclusione per categorie a rischio”.
I numeri dell’epidemia. Solite cifre interlocutorie del lunedì, con 79 nuovi casi a fronte di 1.297 tamponi, 864 dei quali processati con test molecolare. Per il secondo giorno consecutivo, in risalita i ricoveri ordinari: ora sono 445 (+9). A questi si aggiungono i 79 pazienti in intensiva, con due posti letto in più occupati e 5 ingressi giornalieri. Nel bilancio Covid, anche 6 nuovi decessi (due a Perugia) e 216 guariti, con gli attualmente positivi che dopo tre settimane sono tornati sotto 8mila.

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