PERUGIA Neanche un mese dall’inizio dall’estate e l’incubo truffa diventa un realtà. Con tanto di turisti che già bussano alla porta di Federconsumatori. Ma quest’anno, il «mi scusi mi aiuta, mi hanno rovinato la vacanza?» arriva in anticipo. Anche perché c’è chi ha anticipato la partenza.
Gli ultimi trucchi sono stati squadernati sulla scrivania di Alessandro Petruzzi che guida Federconsumatori di Perugia. E ci scappa anche un novità nel complesso mondo del web che, a volte, nasconde una insidia in ogni click: iniziano a finire nel mirino dei truffatori anche chi l’accoglienza la gestisce, soprattutto agriturismi e bed and breakfast. Con una particolarità: in questo caso il fenomeno supera i confini bella stagione stiva perché la partita della truffa si gioca in maniera molto più sottile.
«Già abbiamo diverse segnalazioni-spiega Petruzzi- sia chi ha prenotato una casa vacanze e si è trovato in un topaia e chi ha perso i soldi perché una volta il bonifico non ha trovato nulla. Ecco, quest’anno invitiamo a fare molta attenzione, prima di partire al bonifico. Perché è la truffa più nuova». E funziona così: Chi cerca on line una vacanza, si imbatte in siti che sembrano in tutto e per tutto uguali a quelli di alberghi, case vacanze e agriturismi, ma sono siti clonati. «Chi fa la prenotazione riceve regolarmente il messaggio di conferma e tutto quello che serve. Ma quando arriva sul posto o non trova quello che cercava o trova situazioni al limite dell’assurdo. È successo anche che qualche turista, vittima una coppia, si sia presentato nell’albergo prescelto, ma la prenotazione non esisteva. Il motivo? Il sito clonato su cui prenotare». E tanti saluti a migliaia di euro.
C’è un altro nel mondo delle truffe on line. «E stavolta- racconta Petruzzi- le vittime sono i titolari di agriturismi, sopratutto. Arrivano prenotazioni da studi legali di fuori regione per udienze che si devono tenere a Perugia. Con l’avviso che in caso di rinvio delle sedute, la prenotazione verrà cancellata. Anche in questo caso arrivano mail clonate di studi legali veramente esistenti. Puntualmente, l’udienza viene rinviata, i soldi restituiti su una carta prepagata che viene chiusa lo stesso giorno. Il motivo del trucco? Avere liquidità al netto delle commissioni. E c’è pure puzza di riciclaggio. Abbiamo diversi casi».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout