Siti clonati, incubo vacanze. Prenotazioni truccate e il bonifico sparisce. In Umbria già decine di casi

Siti clonati, incubo vacanze. Prenotazioni truccate e il bonifico sparisce. In Umbria già decine di casi
di Luca Benedetti
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Giovedì 14 Luglio 2022, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 11:49

PERUGIA Neanche un mese dall’inizio dall’estate e l’incubo truffa diventa un realtà. Con tanto di turisti che già bussano alla porta di Federconsumatori. Ma quest’anno, il «mi scusi mi aiuta, mi hanno rovinato la vacanza?» arriva in anticipo. Anche perché c’è chi ha anticipato la partenza.
Gli ultimi trucchi sono stati squadernati sulla scrivania di Alessandro Petruzzi che guida Federconsumatori di Perugia. E ci scappa anche un novità nel complesso mondo del web che, a volte, nasconde una insidia in ogni click: iniziano a finire nel mirino dei truffatori anche chi l’accoglienza la gestisce, soprattutto agriturismi e bed and breakfast. Con una particolarità: in questo caso il fenomeno supera i confini bella stagione stiva perché la partita della truffa si gioca in maniera molto più sottile.
«Già abbiamo diverse segnalazioni-spiega Petruzzi- sia chi ha prenotato una casa vacanze e si è trovato in un topaia e chi ha perso i soldi perché una volta il bonifico non ha trovato nulla. Ecco, quest’anno invitiamo a fare molta attenzione, prima di partire al bonifico. Perché è la truffa più nuova». E funziona così: Chi cerca on line una vacanza, si imbatte in siti che sembrano in tutto e per tutto uguali a quelli di alberghi, case vacanze e agriturismi, ma sono siti clonati. «Chi fa la prenotazione riceve regolarmente il messaggio di conferma e tutto quello che serve. Ma quando arriva sul posto o non trova quello che cercava o trova situazioni al limite dell’assurdo. È successo anche che qualche turista, vittima una coppia, si sia presentato nell’albergo prescelto, ma la prenotazione non esisteva. Il motivo? Il sito clonato su cui prenotare». E tanti saluti a migliaia di euro.
Come fare a evitare guai? Petruzzi spiega: «Affidarsi ai siti di prenotazione vanno per la maggiore. Da lì risalire alle home page dei centri che si vogliono scegliere. Verificare tutti i dati. Per esempio l’Iban contiene cifre che indicano la sede della società. Che a volte può essere diversa dal luogo dove c’è l’albero o il residence o la casa vacanze. Verificare bene la partita Iva. Non affidarsi a ricerche poco approfondite. E attenti alle offerte stracciate che possono arrivare una volta che si è già cercata una destinazione. In questo modo ci sono garanzie di difesa buone». Ma c’è anche il classico caso del posto che non corrisponde a quello prenotato e pagato. Abbiamo case di due coppie perugine che in Sicilia si sono trovate a dormire in vere e proprie topaie. E il titolare (un host privato) una volta incassata la prenotazione, non si è fatto trovare accampando la scusa di un’emergenza familiare. Per non farsi rovinare ancor peggio la vacanza, hanno dovuto cercare altre sistemazioni. Ma intanto, quei soldi, sono persi»
C’è un altro nel mondo delle truffe on line. «E stavolta- racconta Petruzzi- le vittime sono i titolari di agriturismi, sopratutto.

Arrivano prenotazioni da studi legali di fuori regione per udienze che si devono tenere a Perugia. Con l’avviso che in caso di rinvio delle sedute, la prenotazione verrà cancellata. Anche in questo caso arrivano mail clonate di studi legali veramente esistenti. Puntualmente, l’udienza viene rinviata, i soldi restituiti su una carta prepagata che viene chiusa lo stesso giorno. Il motivo del trucco? Avere liquidità al netto delle commissioni. E c’è pure puzza di riciclaggio. Abbiamo diversi casi».

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