Un milione di bollette mai pagate per il bar in ospedale a Perugia, la Regione conferma. Pronta la Corte dei conti

Piano di rientro a rate per rifondere i soldi all'Azienda ospedaliera

Il Santa Maria della Misericordia
di Egle Priolo
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 09:08

PERUGIA - Corrente elettrica e acqua non pagate per dieci anni dall'azienda che gestisce il bar dell'ospedale: arriva anche la conferma della Regione. E arriva la richiesta di valutare il coinvolgimento della Corte dei conti. Che in realtà un faro sulla vicenda lo ha già acceso.
La conferma di almeno un milione di euro di soldi pubblici spesi dall'Azienda ospedaliera di Perugia per pagare bollette della luce e dell'acqua e mai rimborsate da chi ha gestito e gestisce la struttura all'interno del Santa Maria della misericordia, dopo le indiscrezioni emerse qualche settimana fa su queste colonne, è arrivata dall'assessore alla Sanità Luca Coletto. Che, durante il question time ieri in Regione ha risposto all'interrogazione sul «mancato pagamento delle utenze dell‘energia elettrica e dell’acqua da parte della società che ha in gestione il bar interno all‘ospedale di Perugia», presentata dal consigliere Valerio Mancini (Lega).

Illustrando l'interrogazione, Mancini ha parlato di circa due milioni di euro di mancato rimborso dei consumi nel periodo 2013-2022. Coletto ha risposto che «è stato rilevato che mancavano documenti sullo storico dei costi delle utenze che l’attuale gestore del bar avrebbe dovuto sostenere. Dall'istruttoria successiva è emerso che non erano stati installati i contatori per la misurazione dei consumi energetici. Da un primo approfondimento è emerso che non erano state pagate le utenze previste, per un ammontare di oltre un milione di euro più iva. Successivamente i parametri utilizzati per il calcolo sono stati rivisti, definendo consumi e oneri per un ammontare di 580mila euro più iva. L’azienda ha concordato un rimborso rateale delle somme in questione».
Il caso è emerso pubblicamente a dicembre, ma al Santa Maria della misericordia teneva banco da qualche mese, in sede di rinnovo dell'appalto stesso. Quando cioè ci si è accorti che non erano stati installati contatori interni al bar in grado di indicare l'effettivo uso di corrente e acqua che avrebbero dovuto essere conteggiati per poi venire rimborsati all'Azienda ospedaliera, che ha pagato regolarmente le bollette con soldi pubblici però mai (ancora) rientrati nelle casse. Una “dimenticanza” nell’installazione del contatore che ha riguardato non solo la parte che avrebbe dovuto installarlo, e quindi chi gestiva il bar, ma anche chi avrebbe dovuto controllare che effettivamente questo lavoro fosse stato fatto.
Inizialmente è stata interessata la procura della Repubblica.

Ma l'ufficio guidato da Raffaele Cantone non ha rilevato profili di natura penale e ha girato il fascicolo alla Corte dei conti. Che potrebbe verificare non solo il passato spreco ma anche l'attuale accordo che prevede sostanzialmente la restituzione della metà.

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