L'Umbria può ripartire con il "modello Sagrantino"

L'Umbria può ripartire con il "modello Sagrantino"
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Martedì 19 Maggio 2020, 18:47
PERUGIA - Dall' Umbria prende il via un modello di «accoglienza ideale» post-emergenza Covid-19. Alcuni protagonisti del mondo del vino, della ristorazione e del turismo regionale hanno iniziato a raccontare una possibile loro ripartenza in occasione del secondo «Sagrantino splash mob» promosso dal Consorzio tutela vini Montefalco.
Tema dell'incontro virtuale sulla pagina Facebook del Consorzio è stato «Come in Umbria», ovvero l' Umbria come modello ma anche un invito a visitare l'Umbria (leggendolo in inglese), claim partito dal Vinitaly 2018, quando il collettivo regionale del vino Umbria Top Wines lo ha presentato e lanciato all'appuntamento veronese diventando patrimonio anche della Regione Umbria, Assogal, Consorzi di tutela e dei tanti partner istituzionali coinvolti.
Per l'occasione è stato quindi rilanciato lo slogan durante l'appuntamento moderato dal giornalista enogastronomico Antonio Boco. Tanti gli interventi e gli spunti venuti fuori dall'incontro con l' Umbria - è stato sottolineato - che ha
voglia di ripartire, in sicurezza, con quel distanziamento naturale che già la contraddistingueva prima del lockdown, ma anche con l'orgoglio di un territorio che ha superato con determinazione il tempo buio e che oggi ha voglia di mostrarsi al mondo per la qualità che sa esprimere, per la cultura dell'accoglienza che l'ha resa un modello, per le produzioni agroalimentari di qualità, per i vini, tra cui quelli di Montefalco, che della terra umbra custodiscono lo spirito più autentico, la radice più salda, il sapore più vero.
Filippo Antonelli, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, ha spiegato come l' Umbria si sia comportata
decisamente bene in questa emergenza: «Ci prepariamo a riaprire, lentamente, aspettiamo i primi turisti dal resto d'Italia e, presto, dall'Europa. Le 70 cantine del territorio stanno ripartendo e sarà una ripartenza all'aperto; abbiamo un turismo esperienziale, fatto di borghi magnifici, piccoli ma significativi musei, percorsi naturalistici e naturalmente
l'enogastronomia. Siamo la regione ideale per il nuovo turismo italiano ed europeo».
Il presidente di Umbria Top, Massimo Sepiacci, ha poi illustrato i prossimi progetti in programma: «Dopo i tanti
annullamenti delle fiere collettive stiamo ripartendo progettando una partecipazione alla Milano Wine Week ad ottobre, che si accompagnerà ad una settimana digitale con collegamenti da tutto il mondo con buyers e stampa internazionale. Stiamo lavorando anche ad una modifica del nostro sito, trasformandolo in una piattaforma non solo illustrativa della realtà umbra ma momento di incontro tra il pubblico e le nostre cantine».
Delle prospettive commerciali ha parlato il giornalista Jacopo Cossater, mentre sull'interesse registrato sul web e non solo ha detto Alessandro Ioni, influencer del canale food&wine umbriagram. Spazio anche al mondo della ristorazione, con gli interventi di alcuni protagonisti che hanno parlato con ottimismo di una riapertura, lenta, all'aperto e centrata sulla territorialità.
Paolo Morbidoni, presidente delle Strade del Vino e dell'Olio Umbria, ha infine evidenziato che ora «va ingranata una marcia in più per risalire la china, con tenacia e forza. Siamo una meta privilegiata, come dice anche la stampa straniera, e quindi dobbiamo strutturarci sempre più per competere con altre realtà simili alla nostra».
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