Troppe antenne sulla rocca di Narni, cittadini e minoranza sul piede di guerra

Troppe antenne sulla rocca di Narni, cittadini e minoranza sul piede di guerra
di Francesca Tomassini
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Domenica 11 Giugno 2023, 09:12

NARNI Antenne sul maschio della Rocca Albornoz. «Il comune dia spiegazioni». Presentata un'interrogazione della minoranza, segnalazioni fotografiche da parte dei cittadini. «Ci troviamo di fronte a una violazione della sacralità di monumenti e siti di interesse storico - si legge nel documento indirizzato al consiglio e al sindaco Lorenzo Lucarelli a firma dei consiglieri Cari, Poggiani, Bruschini, Chiaramonti e Daniele - una stazione di radiobase sul torrione maschio. Forse dopo tante gestioni fallimentari e diversi tentativi di un suo duraturo rilancio, oggi con l'aumento di installazioni radio, la Rocca ha trovato il suo scopo?». Se la presenza delle antenne sul territorio è ormai accettata, obtorto collo, ad essere al centro della polemica il fatto di mantenerle in bella vista su uno dei principali beni storico artistici della città. «È importante quindi spiegare alla cittadinanza perché è stato autorizzato il posizionamento di antenne sul torrione della Rocca - spiegano - quali organi, enti o commissioni ad hoc, hanno dato parere favorevole? Perché per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria è tutto regolare, visto che a Narni è un problema anche cambiare una persiana? È indispensabile capire quali siano le autorizzazioni, i contratti di locazione dei vari enti e società interessate e quanto paghino di canone annuo i vari gestori, chi ne usufruisce dello stesso, se il comune oppure i gestori». Insieme alla contestazione arrivano anche proposte alternative. «Volendo restare nell'area della Rocca - ha detto il consigliere Sergio Bruschini - si potrebbe per esempio pensare alla zona dietro al bastione. Magari posizionando un traliccio su cui installare le diverse antenne senza deturpare l'architettura del maschio». Una polemica, quella delle antenne, tornata sotto i riflettori proprio in questi giorni, quando alcuni cittadini hanno pubblicato diverse immagini sui gruppi social della città lamentandosi per lo sfregio paesaggistico, ma iniziata già nel 2018 quando, a fronte della riapertura al pubblico della Rocca dopo un lungo periodo di chiusura, si era visto che i ripetitori erano rimasti al loro posto. All'epoca, a guidare la protesta era stato sempre Bruschini che oggi torna a bomba. «Chiediamo al sindaco - chiudono - chiarimenti in merito, perché, confrontando le immagini dal 2018 e precedenti, la presenza di queste istallazioni (che sembrerebbe sia utilizzate per servizi di pubblica utilità ndr) è notevolmente aumentata mentre è recente l'interdizione al pubblico del torrione». Per trovare soluzioni erano stati interpellati anche dei tecnici. Secondo uno di loro si sarebbe potuto continuare a utilizzare il maschio come base per le antenne, a patto che fossero cambiate le forme di queste ultime che potrebbero essere rese invisibili adattandole al profilo del castello.

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