Terni, a processo per una serie di furti di gasolio: Assolti grazie all'alibi fornito dalla compagna di uno dei due

Terni, a processo per una serie di furti di gasolio: Assolti grazie all'alibi fornito dalla compagna di uno dei due
di Nicoletta Gigli
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Martedì 25 Ottobre 2022, 00:35

TERNI - Finiti a processo per una serie di furti di gasolio prelevati da alcuni camion parcheggiati nel piazzale di un’azienda a San Liberato di Narni sono stati assolti dal giudice, Marco di Tullio, grazie all’alibi fornito dalla compagna di uno dei due imputati.

Si tratta di due romeni, di 36 e 40 anni, residenti a Orte, entrambi con precedenti specifici.

Ad incastrarli le telecamere della videosorveglianza.

Le indagini portate avanti dai carabinieri si erano chiuse col rinvio a giudizio dei due romeni con l’accusa di furto aggravato in concorso.

Per l’accusa sostenuta dalla procura i due, dopo aver aperto due fori nella recinzione esterna, si erano introdotti per almeno cinque volte nel piazzale dell’azienda di calcestruzzi Cipiccia, con sede a San Liberato di Narni, lungo la vecchia Ortana, dove erano parcheggiati i mezzi da lavoro. Poi si erano messi all’opera travasando il gasolio in alcune taniche di plastica.

Nelle carte d’accusa ai due venivano contestati i ripetuti furti di gasolio, datati nel periodo compreso tra il 2 e il 21 ottobre del 2019. Dopo la denuncia il processo con l’accusa di furto aggravato continuato che, è iniziato a maggio 2021, ora si è chiuso con l’assoluzione di entrambi, difesi dall’avvocato, Roberto Chiaranti.

Decisiva la testimonianza della compagna di uno dei due imputati, che in aula ha fornito un alibi di ferro.

I furti di gasolio continuano ad andare molto di moda. A fine settembre i carabinieri hanno arrestato un narnese e due albanesi, tutti con precedenti, accusati di aver svuotato in un mese i serbatoi di diversi camion parcheggiati nella zona del cimitero e a Maratta portando via svariati quintali di carburante. L’ultimo furto di 130 litri di gasolio aspirati dal camion parcheggiato nel piazzale dell’azienda presa di mira, è costato caro ai tre. Che sono stati bloccati e arrestati dai militari mentre stavano caricando le taniche nell’auto.

A tremare ora sono i numerosi “clienti”, che andavano a comprare il gasolio a domicilio  spendendo la metà di quello che avrebbero  dovuto sborsare se l’avessero acquistato dai benzinai.

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