Terni, presidio silenzioso per Aleksej Navalny in piazza della Repubblica

Terni, presidio silenzioso per Aleksej Navalny in piazza della Repubblica
di Claudia Sensi
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 19:20

Terni - 

Un presidio silenzioso per Aleksej Navalny, per la libertà, per i diritti individuali.

L’hanno organizzato l’avvocato Alessandro Gentiletti, lo scrittore e giornalista Andrea Giuli, il segretario provinciale di “Azione” Terni Michele Pennoni

L’appuntamento è per martedì 20 febbraio a partire dalle ore 18.30, di fronte alla biblioteca comunale in piazza della Repubblica a Terni.

«L’iniziativa è aperta a chiunque abbia a cuore le sorti delle società libere: cittadini, associazioni, partiti. Chi vuole potrà portare una candela e un breve testo da leggere in tema di diritti, libertà e democrazia».

Navalny era recluso dal 2021 ed era stato condannato a 19 anni di carcere. In un primo momento era stata data per certa la morte per embolia. Successivamente e’ stato detto che fosse morto improvvisamente. Ora sembra che sul cadavere, che si trova nell’obitorio dell’ospedale di Salekhard una città non lontana da Kharp dove ha sede la colonia penale IK-3 dove era detenuto, ci sarebbero lividi su tutto il corpo.

«La morte del dissidente russo Aleksej Navalny in una colonia penale artica della Federazione Russa - scrivono Gentiletti, Giuli e Pennoni - ci riporta agli orrori dei gulag staliniani. Navalny non era un eroe, non era un uomo perfetto, ma era un uomo coraggioso che ha inteso sacrificare sé stesso, a viso aperto, per difendere i più elementari diritti individuali in una terra che li nega e li affligge. Per affermare il diritto alla libertà di pensiero, di azione e di parola per ogni persona. Per quanto controverse e diverse tutte le idee e le opinioni debbono poter avere libera circolazione. Questa è la differenza tra una società libera e aperta ed una società sotto il giogo di dittatori, autocrati e teocrati. La libertà non è acquisita per sempre. In questo senso la vicenda di Navalny è esemplare.

E rappresenta un monito. Ogni sincero democratico non può rimanere indifferente di fronte alla vicenda della fine di Aleksej Navalny».

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