L'appello della campionessa degli Special Olympics
«Sono diplomata e so cucinare bene, fatemi lavorare»

L'appello della campionessa degli Special Olympics «Sono diplomata e so cucinare bene, fatemi lavorare»
di Nicoletta Gigli
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Sabato 15 Maggio 2021, 09:15

TERNI «Al mio lavoro tengo tantissimo. Per me lavorare è tutto». Marta Mei ha 22 anni e un sorriso disarmante. La sindrome di down non la spaventa perché fin dai primi vagiti ha avuto un dono prezioso: l’amore, il sostegno e la fiducia incondizionata di mamma Maria Rita, papà Alessandro e della sorella Susanna, che hanno creduto in lei e hanno lottato con tutte le forze per far emergere le sue potenzialità. Marta, campionessa pluripremiata ai giochi nazionali e mondiali Special Olympics di sci, diplomata con successo all’istituto Casagrande, inserita nel mondo del lavoro in un forno, una pasticceria e un supermercato, ora deve lottare per trovare un nuovo impiego, quello che le consente di rafforzare il percorso in autonomia. 
Il tirocinio che l’ha impegnata in un supermercato della città terminerà il 31 maggio e per lei si chiude con dolore un’esperienza che l’ha vista rinascere.

«Noi le abbiamo anticipato la scadenza del contratto ma lei non si rende conto del motivo di questo nuovo ostacolo - dicono Maria Rita e Alessandro. É straziante, per noi genitori, vedere la delusione sul suo viso ogni volta che viene toccato questo argomento». «Mamma, perché il contratto deve scadere? Non mi vogliono più?» ripete Marta. Che ora vuole solo andare a lavorare perché questo è diventato il suo scopo di vita, il suo orgoglio, qualcosa che la fa sentire grande, uguale alla parte dei suoi coetanei che già lavora.
Il periodo del lockdown è stato significativo a far capire quanto Marta tenesse al suo posto di lavoro.
«Ogni mattina, in totale autosufficienza, si preparava convinta che quello fosse il giorno buono per andare a lavorare. Una volta finita la quarantena è come se avesse preso una boccata d’aria, dopo mesi passati in casa ad annegare. Non so che effetto potrebbe avere su di lei il termine di questa esperienza» dice con ansia mamma Maria Rita.
Per l’amata sorella Susanna «Marta poteva essere solo che speciale. Perché in fin dei conti, in quanti amano lavorare? Mia sorella vive per quelle tre ore mattutine. Ha acquisito un senso di responsabilità impressionante da quando ha iniziato quel tirocinio, per non parlare della sua crescita personale. Gli stessi colleghi hanno avuto l’opportunità di interagire con quello che viene, comunemente, considerato diverso, “speciale”, forgiando una sensibilità propria di pochi. Marta vuole lavorare. Il lavoro per le persone con disabilità non è solo un diritto ma anche uno strumento efficace per contrastare l’esclusione sociale. Lo sguardo di mia sorella quando si prepara per andare al lavoro mi ha permesso, per la prima volta da anni, di guardare al nostro futuro con tranquillità e speranza. Voglio che lei conservi il sorriso di ora, voglio vederla impugnare la sua vita attraverso questo lavoro, voglio continuare a vederla metterci tutta la passione e la gioia di cui è capace. Voglio continuare a vederla lavorare e vivere».
Per scrupolo la sua famiglia ha voluto sincerarsi con i colleghi su come Marta come si comportasse al lavoro. «La chiamano la nostra Marta, si sono tutti innamorati di quella piccola e speciale lavoratrice, sviluppando un grande senso di protezione e una complicità inaspettate». 
Marta anche questa mattina si sveglierà e si preparerà con cura per andare al lavoro e sentirsi uguale gli altri e all’ipotesi che questa esperienza possa finire qui non vuole neppure pensarci.
La sua famiglia spera che ci sia un’altra opportunità che sottragga Marta dal baratro di una sconfitta che lei non riesce ad accettare.

L’appello dei genitori è accorato: «Siamo certi che a Terni ci siano tante persone che non hanno paura di accogliere la diversità nella propria attività. Ci appelliamo a loro. Aiutateci a far lavorare nostra figlia che, con la sua capacità di relazionarsi con gli altri, sa portare la gioia in ogni luogo che frequenta». 

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