Terni, flop quarta dose: la palla passa ai medici di base

Terni, flop quarta dose: la palla passa ai medici di base
di Aurora Provantini
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Mercoledì 25 Maggio 2022, 15:25

TERNI - Quarta dose? Meglio a settembre. «L’adesione è bassa, è vero, ma i dati ingannano perché la platea si è ridotta rispetto a qualche mese fa. Anche se bisogna ammettere che chi non si è ancora sottoposto alla quarta somministrazione tende e rimandare il richiamo alla fine dell’estate». Alessandro Camilli, medico di medicina generale, ricorda che molti ultraottantenni vaccinati con terza dose si sono ammalati di Covid, per cui non rientrano tra coloro che possono richiedere la successiva. Quelli più convinti che fare il richiamo sia importante, sono già corsi in via Bramante mentre i titubanti aspettano settembre. «I nostri assistiti ci chiedono un consiglio, ma poi ci dicono che preferiscono far passare l’estate. Ed essendo su base volontaria anche la quarta dose, non possiamo che metterci a disposizione ed attendere che ci ripensino»- spiega Camilli.
I dati parlano comunque di una adesione bassa alla campagna per la quarta dose. Di flop vero e proprio: le percentuali di inoculazione del secondo booster, al momento sfiorano appena il 15 per cento. Tra i primi ad essere stati arruolati ci sono gli ospiti delle Rsa. «Anche da noi – Patrizia Costanzi si riferisce a due residenze servite – tutti quelli che avevano fatto la terza dose hanno richiesto anche la quarta».
Dopo il via libera da parte di Ministero della salute, Istituto superiore di sanità e Agenzia italiana del farmaco, la somministrazione della quarta dose è partita a rilento anche a Terni. «Con il calo dei contagi le persone credono che sia finita qui, invece il virus circola e la dose aggiuntiva di vaccino che serve a proteggere anziani e fragili, va fatta» - sollecita Giacomo Giovannelli, segretario dell’Ordine dei medici della provincia di Terni. «Niente indugi», suggerisce Giovannelli. Che annuncia anche la possibilità di farsi inoculare il vaccino dal proprio medico curante: «Di questi giorni la mail da parte dell’Azienda Usl Umbria 2 che da mandato ai medici di famiglia di effettuare i vaccini in questa delicata fase. Credo che già dalla prossima settimana avremo a disposizione le fiale». «Sicuramente – interviene Camilli – dato il numero esiguo di richieste, ci dovremo accordare tra colleghi in modo da smaltire le dosi in una unica seduta e da non mandarne sprecate nessuna».
Anche in virtù del fatto che chi vuole aspettare l’autunno non può essere costretto a farsi il vaccino perché avanza una dose. Il richiamo, che dal 20 aprile e fino a ieri veniva somministrato nel punto vaccinale di via Bramente potrà essere richiesto presso l’ambulatorio del proprio medico. E per chi è impossibilitato a spostarsi la somministrazione verrà effettuata a domicilio. «L’invito di Regione, Ordine dei medici e sanitari - ricorda Giovannelli – è a vaccinarsi appena se ne ha la possibilità. Senza indugi. E a passare un’estate più tranquilla».

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