«Non posso - commenta Gentiletti - non stigmatizzare l'elogio rivolto dal Comune di Terni, per mezzo dell'assessore allo sport Elena Proietti, a due organizzazioni quali "La Foresta che avanza" e "La Muvra".
L'espressione "no profit" con cui vengono definite è, infatti, ambigua. In realtà - prosegue il consigliere comunale di Senso Civico - è giusto che si sappia che esse risulterebbero vicine a Casa Pound Italia. Ritengo questo ennesimo episodio (dopo quello già noto dell'11 agosto) un inaccettabile tentativo di sdoganare sul piano istituzionale movimenti che non si riconoscono nella Repubblica antifascista. La mia non vuole essere e non è una polemica ideologica o strumentale. L'antifascismo è valore fondante della nostra città, che ha ricevuto la medaglia al valor civile nella lotta di liberazione. Dovere delle istituzioni è tenere fede alla nostra storia e non legittimare sul piano istituzionale organizzazioni come Casa Pound che - conclude Gentiletti - inquinano la dialettica democratica».
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