Terni, botte e minacce alla compagna che prende il figlio e va via di casa: arrestato imprenditore

Terni, botte e minacce alla compagna che prende il figlio e va via di casa: arrestato imprenditore
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 1 Marzo 2024, 00:02

TERNI - E’ finita in ospedale per due volte per le lesioni che sarebbero state provocate dal compagno violento ma ha mentito anche ai medici del pronto soccorso.

Si è inventata di essersi fatta male da sola, sperando forse che le violenze sarebbero cessate.

Non è stato così. Nei giorni scorsi, di fronte all’ennesimo episodio persecutorio contro la ex di 37 anni, per l’imprenditore 54enne originario di Spoleto e residente a Terni con la compagna e un figlio in tenera età, si sono aperte le porte del carcere di Sabbione per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.

L’uomo, che gestisce una piccola azienda che commercia tartufi, difeso dall’avvocato Francesco Mattiangeli, è stato interrogato dal giudice, Chiara Mastracchio.

In quella sede ha contestato una buona parte delle pesantissime accuse messe nero su bianco nelle carte della procura.

I primi episodi contestati all’imprenditore  vengono collocati nel 2018 ma non sono mai emersi fino ad ora.

Viene ricostruita una situazione a dir poco turbolenta nella quale la compagna, di quasi vent’anni più giovane, madre di un bimbo in tenera età, sarebbe stata costretta a subire umiliazioni e pedinamenti, minacce, offese e aggressioni fisiche. Sei anni fa, quando la 37enne, dopo le botte, ha chiesto le cure del pronto soccorso, ha nascosto ai medici che quelle ferite erano l’esito dell’aggressione del compagno, padre di suo figlio.

A gennaio la vittima trova la forza di reagire. Prende il figlio e va via di casa per trasferirsi in un’abitazione lontano da lui. A questo punto l’imprenditore, per l’accusa, affonda il coltello nella piaga. Inizia a perseguitare la compagna con decine di telefonate e messaggi, minacce neppure tanto velate, pesanti offese e aggressioni fisiche.

La 37enne decide di chiedere aiuto ai carabinieri. Si presenta ai militari della stazione di Terni per mettere nero su bianco una dettagliata denuncia nei confronti dell’ex compagno.

Racconta il suo calvario, gli investigatori cercano riscontri in fretta seguendo le regole previste per i reati da codice rosso. Le risultanze investigative, le testimonianze raccolte e gli accertamenti svolti hanno imposto la necessità di privare l’indagato della libertà personale per interrompere una situazione che, si legge nelle carte, rischiava di degenerare.

Domenica mattina i carabinieri lo hanno raggiunto a casa sua per trasferirlo in una cella del carcere.

«L’arresto di questa persona è un messaggio chiaro e deciso da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, che non tollerano alcuna forma di violenza o molestia - si legge in una nota del comando provinciale. La vittima sarà supportata dalle autorità competenti e avrà accesso alle risorse necessarie per superare questa difficile situazione mentre le indagini proseguono per far luce sulla portata e la gravità dei comportamenti dell’arrestato».

L’avvocato Mattiangeli ha chiesto i domiciliari e attende la decisione del giudice.

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