Terni, maxi bollette dell'acqua
per il nuovo deposito cauzionale

Terni, maxi bollette dell'acqua per il nuovo deposito cauzionale
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Domenica 21 Dicembre 2014, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 17:07
TERNI C'è una lavanderia che si ritrova a pagare 400 euro. La bolletta di uno dei locali del centro cittadino arriva addirittura ad avvicinarsi ai 1.600 euro. Sono solo due di tanti esempi in cui una bolletta dell'acqua con importi da versare più alti sta causando grattacapi. Attività produttive, ma anche utenze domestiche. Cittadini ed esercenti falcidiati dalla richiesta di un deposito cauzionale da versare, oltre l'ammontare della bolletta, pari al proprio consumo medio in un tre mesi.



E poi, è una prima parte, visto che il saldo arriverà a primavera. Per molti, viene una cifra alta. In parecchi si lamentano perchè, a conti è «praticamente un'altra bolletta in più», oppure «la stessa bolletta da pagare il doppio». Ne sa qualcosa anche il gestore di un altro locale di ristorazione del centro storico che si è trovato 400 euro e che prevede, per quando arriverà il saldo, «una bolletta e mezza in più». O un panettiere, sorpreso per quelle «400 euro che non avevo mai pagato, a fronte di un consumo d'acqua non così elevato».



Tutto questo perché l'autorità di gas ed energia, sotto alla quale è finita anche la gestione dei servizi idrici, impone questa misura. A dover sganciare, saranno molti ma non tutti: chi ha l'addebito della bolletta in banca, infatti, il deposito non deve darlo. Soldi versati una tantum e teoricamente restituiti all'interruzione del contratto di fornitura. Ma per chi deve sborsarli ora, è un sacrificio. E così, c'è chi si ritrova autentiche mazzate tra capo e collo. Parlando della questione con Umberto Ricci, della Federconsumatori, viene fuori che il problema non sta tanto nella misura in sé, ma in come viene applicata.



«Pesa sui cittadini - dice - ma ancora di più, proprio sulle attività commerciali ed artigianali». Soprattutto quelle che utilizzano di più l'acqua per la loro attività. «Pesa, in particolare, su realtà produttive che si trovano spesso ad avere conti in rosso e, di conseguenza, non possono neanche evitare l'applicazione del deposito facendo l'addebito delle bollette con rid bancario».



Ricci propone misure di applicazione che non mettano troppo in difficoltà chi deve versare questi soldi. Ma aggiunge pure: «Vorrei sapere cosa ne pensano le associazioni di categoria. Non mi risultano, ad oggi, loro prese di posizione su un problema che per parecchi loro iscritti è pesante". Come spiega Ricci, il deposito cauzionale ha anche la sua parte di ragione.



«L'Authority, evidentemente, si è accorta che le situazioni di morosità sulle utenze dell'acqua sono delicatissime in tutta Italia.
Il deposito coprirebbe in parte eventuali situazioni morose che altrimenti peserebbero sulla bolletta di chi è disciplinato e paga regolarmente. Ma non si può procedere creando problemi di queto tipo alle imprese».
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