Spintarelle con le farmacie: Perugia, a processo l'ex gran maestro della Massoneria

Spintarelle con le farmacie: Perugia, a processo l'ex gran maestro della Massoneria
di Egle Priolo
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Sabato 25 Gennaio 2020, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 14:51
PERUGIA - Regione e affari con le farmacie, per l'inchiesta Piramide va a processo l'ex gran maestro della Massoneria Antonio Perelli. Lo ha deciso dopo oltre 3 ore di camera di consiglio il giudice per l'udienza preliminare Lidia Brutti, avallando le richieste di rinvio a giudizio del pubblico ministero Mario Formisano.

Il giudice ha stabilito il non luogo a procedere per alcuni illeciti (ipotesi di peculato e truffa per Perelli e Richieri), ma l'impianto della procura che ha coordinato le indagini dei carabinieri del Nas - all'epoca dei fatti agli ordini di Marco Vetrulli - è rimasto saldo. Resta quindi l'accusa più grave per Perelli e i dirigenti regionali Luca Orlandi e Linda Richieri, più i farmacisti Alessandro Rossi, Massimo Ceccarelli e Pantelis Kurtsopulos: il reato di associazione per delinquere. I primi tre - è l’accusa - «gestivano il servizio di accreditamento valutazione di qualità e comunicazione della Direzione regionale salute e coesione sociale di Palazzo Donini favorendo sistematicamente alcuni sanitari accreditati o da accreditare ai danni di altri». Stando a quanto sostiene la procura, «gran parte dei soggetti favoriti erano legati a Perelli e a Richieri da forti legami di conoscenza derivanti da interessi comuni».

A processo anche Giuseppina Manuali, Roberto Zavadhal e Giuseppina Mantucci. Il farmacista Kurtsopulos, invece, assistito dall'avvocato Giancarlo Viti e accusato per le condotte considerate costrittive che gli sono valse l'imputazione per tentata concussione, ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato: per lui ieri è arrivata direttamente la condanna a due anni e dieci mesi. Prosciolti poi Francesco, figlio di Perelli, come da richiesta dello stesso pm, e Andrea Lilli.

Tutti gli altri, invece, avranno un bel po' di tempo per preparare a fondo la difesa (assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Vincenzo Maccarone e David Brunelli) per la fase dibattimentale: l'inizio del processo, infatti, è stato fissato per il 21 settembre del 2021. Quasi due anni. In cui l'avvocato Alessandro Vesi, legale di Perelli, proverà a smontare un impianto accusatorio considerato «mera suggestione».
Intanto, ieri, il gup ha anche stabilito una provvisionale di 20mila euro per la Regione Umbria (assistita dall'avvocato Nicola Di Mario) e un'altra per l'Ausl Umbria 1, sempre parte civile con Fernando Mucci e Francesco Blasi.
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