«Sono fragile oppure no?» Il dubbio di Leo, teatraplegico, che non può prenotare la terza dose

«Sono fragile oppure no?» Il dubbio di Leo, teatraplegico, che non può prenotare la terza dose
di Aurora Provantini
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Domenica 3 Ottobre 2021, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 20:29

NARNI - «Sono fragile oppure no? Ancora non mi è chiaro». Leonardo Sguigna, classe 1968, di Narni, ex giocatore dell’Elettrocarbonium,  tetraplegico dall’età di 17 anni, non riesce a  prenotare la terza dose di vaccino.  Proprio lui che ad inizio marzo accese i riflettori su una categoria di cittadini che  doveva essere tra le prime ad essere inserite nella campagna vaccinale anti Covid-19 della Regione Umbria, i disabili, resta fuori.   «Siamo fantasmi» -  torna a gridare.  Quando alzò la voce, a marzo,  non c’era grande disponibilità di vaccini e la Regione Umbria procedeva secondo le indicazioni ministeriali: prima con il personale medico e infermieristico impegnato a fronteggiare la pandemia, poi con gli over ottanta, a seguire con gli immunocompromessi, poi a scendere per fasce d’età. Solo in un secondo momento alle persone con gravi disabilità venne data la possibilità di vaccinarsi. Inserite tra i “fragili”. Adesso che la più grande campagna di immunizzazione di tutti i tempi si avvia a conclusione e procede con la somministrazione della terza dose, Leo “scompare” di nuovo dai radar della Regione. «Sono diventato di nuovo invisibile». Non lo dice scherzando. E’ serio. Incredulo. Questa volta si è partiti dai fragili il 20 settembre scorso: i dializzati, i trapiantati, i pazienti oncologici ed ematologici. Poi ci si è rivolti agli ultraottantenni e agli ospiti delle Rsa. Nonostante si parli della possibilità per tutti di ricevere la terza dose, i disabili non si possono prenotare. Neanche lui, Leo, che ha ricevuto la seconda dose sei mesi fa, a inizio aprile. «Va ricordato che un disabile con un’invalidità del cento per cento affetto da tetraplegia come me – evidenzia Leo Sguigna -  senza uso di mobilità inferiore e superiore, ha grossi problemi di respirazione e non può essere lasciato per ultimo».

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