Sgarbi aveva accusato Tomassoni di circonvenzione di incapace nei confronti dell'erede dell'artista Gino De Dominicis: l'oggetto del contendere riguardava l'autenticazione di alcune opere. Vittorio Sgarbi – è agli atti – sosteneva che l'unica erede De Dominicis, «incompetente ed inesperta», avrebbe lasciato «carta bianca» a Tomassoni la cui autorità, però, secondo l'imputato, non proverrebbe «né da studi né da specifiche competenze». Il critico d'arte Tomassoni (assistito in questo procedimento dall'avvocato David Brunelli del Foro di Perugia) è stato curatore dell'unico catalogo generale dell'opera di De Dominicis approvato dal medesimo autore.
La questione legale si sviluppa con la pubblicazione della notizia sul sito internet Notix.it, nel novembre 2012, in seguito al sequestro da parte dei magistrati della Procura di Perugia di alcune presunte opere di De Dominicis, sequestro originato proprio dall'esposto dell'erede di cui Tomassoni era amico e di cui Sgarbi presiedeva la Fondazione a lui intitolata.
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