Perugia sotto inchiesta per il gol vittoria contro il Benevento. La difesa del Grifo: «Normale errore tecnico»

Un momento di Perugia-Benevento
di Antonello Ferroni
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Venerdì 26 Maggio 2023, 07:40

Un’ipotesi pesantissima, la più pesante possibile nel calcio: illecito sportivo. Roba da far tremare i polsi ai tifosi del Perugia, che in tempi ormai lontani ne hanno viste di tutti i colori. Il Procuratore della Federcalcio Giuseppe Chiné, nativo di Bovalino in provincia di Reggio Calabria, ha aperto un procedimento sulle «modalità di realizzazione della rete del definitivo 3-2 nella gara Perugia-Benevento della 38/a e ultima giornata del campionato di Serie B», con «l'ipotesi di illecito sportivo». Al riguardo - trapela - è già stato acquisito il video della gara, e nei prossimi giorni saranno ascoltati i tesserati coinvolti nell'episodio. E pensare che il gol di quella “vittoria di Pirro” non ha evitato la retrocessione. Tutti lo ricordano nella sua dinamica: sul 2-2 al minuto 94 c’è stato il rinvio con le mani del portiere Manfredini tra i piedi di Leverbe, spalle agli avversari subito fuori dall’area del Benevento, il tocco corto e superficiale del difensore francese a chiamare l’intervento del compagno Tosca distante qualche metro, l’inserimento tra i due di Kouan che ha toccato col piattone nella porta sguarnita nell’incredulità generale. Solo in caso di sconfitta del Brescia il Perugia avrebbe potuto, vincendo, agguantare i playout. Ma in quel momento – le partite erano tutte in contemporanea – il Brescia a Palermo pareggiava 2-2 dopo essere stato sotto 2-0 e gli stessi siciliani speravano, pur con il punto, di qualificarsi per i playoff. Non ci sarebbero riusciti in virtù dell’1-0 della Reggina sull’Ascoli, altro gol arrivato in pieno recupero (era il 94’). E’ stato già acquisito il video della gara e nei prossimi giorni saranno ascoltati davanti alla Procura federale i protagonisti dell’azione incriminata, tra cui Manfredini, Leverbe, Tosca, Kouan e forse il tecnico ospite Agostinelli, che dopo la gara ha rilasciato dichiarazioni pesanti nei confronti dei suoi giocatori anche se relative all’intera stagione.

Ma se l’accusa stessa è di quelle che fanno tremare i polsi (una volta provato, per l’illecito sportivo un club può rischiare fino all’esclusione dal campionato, nel quale caso per il Perugia la serie C), va detto che sia il Perugia che il Benevento hanno subito professato la massima serenità. “Non è accaduto nulla di non regolamentare – ha spiegato in serata l’avvocato Edoardo Chiacchio, noto luminare del diritto sportivo che da dieci anni cura gli interessi del Perugia nelle controversie, non ultimo il caso-Mancini -, di gol banali se ne segnano a decine. Anche a livello di serie A o in campo internazionale abbiamo visto errori clamorosi”. E allora come si spiega l’inchiesta? “Qualcuno avrà fatto una denuncia ma non abbiamo alcun timore. Si è trattato di un errore tecnico come ne succedono a centinaia anche a livelli più alti. Un caso trascurabile, vi assicuro che ho affrontato casi molto più difficili e seri”. Acqua sul fuoco insomma. Come a Benevento, dove il presidente Vigorito ha appreso dell’inchiesta nel corso della conferenza di presentazione del nuovo ds Carli. Il patron si è detto a sua volta più che tranquillo e ha fatto notare come Leverbe di errori del genere nel corso del campionato ne abbia compiuti parecchi. Un illecito del genere, che capita al Perugia tra capo e collo all’indomani della polemica in Lega B con la Reggina sui contributi, è difficile da provare. Ma se il Giudice di Reggio Calabria è arrivato ad aprire l’inchiesta, un motivo ci sarà.

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