Terni, le scuole contano metri e banchi e i presidi pensano all'alternanza dell'insegnamento a distanza

Terni, le scuole contano metri e banchi e i presidi pensano all'alternanza dell'insegnamento a distanza
di Lucilla Piccioni
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Sabato 4 Luglio 2020, 17:25
TERNI Per calcolare il metro non basta. In questi giorni nelle scuole ternane, si misurano spazi, si contano aule e studenti per vedere se lo spazio sarà sufficiente ad ospitare tutti. Si fa pure il conteggio dei banchi perché, quelli tradizionali, a due posti, non potranno più essere utilizzati. All’Istituto professionale Sandro Pertini a conti fatti, arriva una buona notizia per i piccoli della elementare Carducci: a settembre potranno continuare a fare lezione in viale Brin, fino a quando la loro scuola di Borgo Rivo non vedrà smantellato il cantiere. La stima è per le vacanze di Natale. “Le mie aule sono molto spaziose, sui sessanta metri quadrati e gli alunni intorno ai venti per classe. Non ho quindi problemi con il distanziamento di un metro tra uno studente e l’altro. Ho anche l’aula magna che può essere utilizzata per la didattica tradizionale. Abbiamo pensato quindi di lasciare ai piccoli della Carducci le aule che hanno utilizzato anche lo scorso anno scolastico”, dice Fabrizio Canolla dirigente dell’istituto Pertini. In quella scuola sono state acquistate due macchine per la sanificazione per permettere di rispettare le direttive ministeriali in un istituto che ha classi funzionanti sia al mattino che al pomeriggio con i corsi del Centro Permanente per Adulti e delle serali. “La nostra scuola chiude i battenti alle dieci di sera e solo di personale ho 100 persone”, ribadisce Canolla. Qualcuno pensa anche di poter utilizzare per settembre prossimo il meglio della didattica a distanza, che tra le mille difficoltà, ha avuto anche qualche pregio. “Forse lasceremo qualche attività alla didattica on –line, potrebbe essere utile nell’aiuto compiti per i ragazzi più fragili. Stiamo vagliando varie ipotesi”, spiegano al Federico-Cesi. Su un punto tutti concordano ed è la poca chiarezza delle linee guida per la riapertura delle scuole a settembre. ”Le indicazioni vanno prese con saggezza - dice con molta eleganza Luciana Leonelli preside dello scientifico Donatelli- spesso scaricano le responsabilità su noi presidi senza essere incisive e chiare. L’indicazione di rispettare un metro di distanza tra un alunno e l’altro bisogna poi metterle in pratica in classi in cui ci sono trentuno ragazzi. Anche con aule molto grandi come si fa?”. E sorge spontaneo un dubbio ricorda la preside Leonelli, a scuola abbiamo le distanze da rispettare, gli orari di ingresso e uscita scaglionati per evitare assembramenti. Tutto bene ma in questo contesto come la spiego la riapertura delle discoteche? Intanto le scuole spendono soldi per le macchinette sanificatrici, per acquistare altri banchi. E per gli orari dei mezzi pubblici che devono portare a scuola i ragazzi se ci saranno entrate diverse?
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