Sanità e Comuni nel mirino della Corte dei conti: «Stimolo a migliorare i servizi». A Perugia crediti per 60 milioni tra multe e Tari

Antonello Colosimo, presidente della sezione controllo della Corte dei conti dell'Umbria
di Egle Priolo
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 08:33

PERUGIA «Uno stimolo per migliorare le performance delle amministrazioni». Con il settore della sanità considerato come «indagine prioritaria nella programmazione dell'anno venturo».

Questo il doppio compito che si è data la Corte dei conti riguardo alle amministrazioni sanitarie, ritenendo che «permangono profili di criticità» in ambito regionale. Ad affermarlo, dopo gli strali di qualche mese fa del procuratore regionale Rosa Francaviglia, è stato il presidente della sezione controllo Antonello Colosimo, durante l'incontro per illustrare i risultati dell'attività svolta nel 2003. Colosimo ha parlato di una situazione umbra di «luci e ombre», sottolineando come sul versante sanità «c'è tanto da fare», ma appunto intendendo il lavoro della magistratura contabile come «stimolo per migliorare le performance delle amministrazioni». «Aspettiamo che su questo arrivino risposte - ha sottolineato il presidente - in coerenza con le dichiarazioni che sono state rese, perché la sanità è un bene che tocca tutti quanti indistintamente e il servizio che deve essere reso deve essere un servizio di civiltà». Le criticità, secondo Colosimo, sarebbero soprattutto «sulla sfera farmaceutica e sull'edilizia sanitaria, che sconta una difficoltà di aggiornamento e di adeguamento a quelle che sono le normative attualmente vigenti». «Abbiamo anche visto che c'è un problema di equilibrio strutturale dei bilanci delle aziende sanitarie - ha proseguito - e noi, quindi, quest'anno deliberiamo di mettere un focus molto specifico su tutte le aziende sanitarie della regione Umbria per il quale, tra l'altro, abbiamo inviato note istruttorie con richiesta di elementi in modo tale da preparare bene l'azione di indagine che sarà portata avanti durante tutto l'anno e della quale faremo adunanza pubblica a fine anno 2024».
LE INDAGINI
Questo per il futuro, mentre l'anno appena passato ha tracciato un «risultato di grande soddisfazione» per la Corte dei conti dell'Umbria che ha «completato tutto il programma deliberato nel gennaio 2023». Recuperato il lavoro accumulato a causa del Covid, portati ad approvazione rendiconti di Comuni fermi al 2005, in un anno caratterizzato – ha proseguito Colosimo – da un «programma molto denso» per la sezione controllo. Che anche con le amministrazioni locali vuole fungere da stimolo «alla consapevolezza del controllo della Corte e anche per adottare sulla base delle indicazioni di questa comportamenti virtuosi che possano migliorare i conti dell'amministrazione e quindi la resa dei servizi». «Inoltre - ha rilevato il presidente - abbiamo fatto due indagini di gestione molto importanti: una sul sisma e una sullo stato di attuazione degli interventi sulle infrastrutture stradali, autostradali e ferroviarie della regione. Da esse sono emersi dati molto importanti. Per quanto riguarda il sisma il vice commissario straordinario Donatella Tesei ha informato dello stato di avanzamento degli interventi spiegando che i ritardi che sono stati accumulati sono legati anche al fatto che le normative nel corso del tempo si sono stratificate. L'edilizia pubblica e privata, invece, sta camminando su un binario progressivamente parallelo e questo è positivo».
I NUMERI
Per quanto riguarda le verifiche di legittimità e di regolarità sui rendiconti degli enti locali (94 totali della regione) nel 2023 sono state adottate dalla Corte dei conti 31 deliberazioni a fronte delle 12 del 2022. Tra queste, in particolare, quella relativa alla verifica sui rendiconti degli esercizi finanziari 2021 e 2022 del Comune di Perugia dalla quale è emerso, tra l'altro, che al 31 dicembre 2022 risultavano da incassare crediti per 37,2 milioni di euro per la tassa rifiuti, riferiti alle annualità dal 2017 al 2021; crediti da recupero evasione tributaria per 15,1 milioni di euro, riferiti alle annualità dal 2016 al 2021; crediti per sanzioni da violazioni al codice della strada, per 10 milioni di euro, riferiti alle annualità dal 2011 al 2021.
Ma non solo.

Perché la sezione controllo ha messo nel mirino anche i compensi dei consiglieri di amministrazione delle società partecipate: i casi di superamento dei limiti imposti sono già finiti sul tavolo del procuratore Francaviglia.

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