Rilancio dei parchi dopo l’emergenza
«Spazi per le associazioni sportive»

Rilancio dei parchi dopo l’emergenza «Spazi per le associazioni sportive»
di Riccardo Gasperini
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Martedì 14 Luglio 2020, 15:56
PERUGIA - Le linee guida che caratterizzano la fase successiva alle restrizioni per l’emergenza coronavirus consentono, fra le altre cose, la possibilità di svolgere attività sportiva all’aperto. Rispettando la distanza interpersonale, anche nei parchi. Così il Comune, proprietario delle oltre 300 aree verdi cittadine, di cui gran parte gestite direttamente (altre sono in affido alle associazioni di quartiere) pensa proprio allo sport per spingere sul rilancio dei parchi e soprattutto per consentire alle realtà sportive e associative di avere spazi adeguati all’aperto. Questo perché «l’utilizzo di tali spazi aperti, almeno nella stagione estiva, è infatti da privilegiare, anche in relazione ai comportamenti da tenere per limitare la diffusione delle infezioni da Covid-19».

Il percorso ha cominciato a prendere forma con una delibera di giunta dei giorni scorsi. L’amministrazione ha ritenuto «opportuno consentire l’uso, ancorché limitato ad alcune fasce orarie, di spazi opportunamente dimensionati all’interno dei parchi pubblici ed aree verdi a gestione diretta in città a favore di società di gestione di centri fitness, palestre e altre strutture, nonché associazioni sportive e ricreative». Un modo, come detto, per consentire lo svolgimento «delle attività in forma organizzata, comunque sotto la propria responsabilità e nel rispetto dei protocolli per il contenimento del Covid-19». Tutto si svolgerà entro certi criteri: per l’occupazione degli spazi saranno infatti applicate le normative in materia di Tosap. Definiti anche i tempi, cioè non più di 4 ore al giorno nell’intervallo dalle ore 8 alle ore 20.

La seconda mossa sarà la pubblicazione di un avviso. A quel punto potranno farsi avanti le realtà sportive del territorio. Le assegnazioni degli spazi però avverranno secondo criteri ben precisi. La delibera di giunta sull’argomento racconta infatti che «per garantire il rispetto del principio di parità di trattamento in caso di richieste plurime per le stesse zone, le aree saranno concesse dopo l’effettuazione di una valutazione basata su criteri di selezione». Su tutti la vicinanza della sede del concessionario all’area concessa e il numero di utenti frequentanti i corsi programmati. Inoltre «i soggetti ammessi dovranno avere una sede nel territorio del Comune di Perugia». Sulla base di questi elementi la dimensione e il numero delle porzioni di area potranno essere modulate per meglio adattarsi alle richieste fatte «fermo restando il principio della fruibilità dell’area verde alla cittadinanza per l’esercizio dell’attività libera». Fissato anche un termine per l’assegnazione degli spazi, il 31 ottobre «salvo limitazioni connesse a provvedimenti emergenziali derivanti dalla diffusione del Covid-19».
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