Riapertura palestre, l'ipotesi mini-lezioni all'aria aperta

Riapertura palestre, l'ipotesi mini-lezioni all'aria aperta
di Cristiana Mapelli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 7 Maggio 2020, 10:04
PERUGIA  - Un protocollo, dicono, oramai pronto ma che sulla riapertura delle palestre, anche in Umbria, lascia ancora molte incognite. La possibile data individuata era, infatti, il primo giugno ma il via alle palestre potrebbe arrivare già il 25 maggio. Di certo non c’è ancora nulla, solo che per gli imprenditori del settore fitness la riapertura non sarà facile.
Per poter accedere nelle strutture del fitness ci saranno regole molto rigide, differenziando i grandi e i piccole centri. Il nodo da sciogliere è quello che riguarda le lezioni di gruppo e su come assicurare il mantenimento del distanziamento sociale, ad ora il metodo più efficace contro il contagio, tra i clienti. Tra le probabili “istruzioni per l’uso”, la sanificazione degli ambienti, anche se non se conoscono ancora le modalità, e il fatto che gli istruttori e i clienti dovranno indossare guanti e mascherina. Se da un lato i gestori spingono per una ripartenza delle palestre, dall’altro restano gli interrogativi. Come per i ristoranti e i bar, le regole stringenti costringeranno a dimezzare gli ingressi.
«Questa pandemia ha insegnato un nuovo modo di prendersi cura di se stessi - spiegano dall’Amatori Nuoto -. Questo nuovo concept di allenamento caratterizzerà anche la palestra Sport’s Connection che ha voglia di ripartire nel pieno rispetto delle prescrizioni per preservare da rischi di contagio clienti e istruttori. Potenzieremo le attività fitness online, punto di svolta durante il lockdown, e sarà privilegiata l’attività outdoor nelle location delle piscine Pellini e Lacugnana, che godendo di ampi spazi all’aperto, garantiranno il corretto distanziamento tra le persone, ma anche in aree verdi della città».
«Stiamo aspettando una comunicazione ufficiale sulle riaperture delle strutture sportive e le metodiche da seguire all’interno – spiega Nicolò Famiglietti, socio della palestra Energia a Perugia - . Abbiamo già predisposto la sanificazione e siamo pronti a rivoluzionare la metodica del lavoro, ma questo deve coincidere con la necessità di fare business. Se ci sono la possibilità di lavorare, non tanto per guadagnare ma per dare un servizio, noi ci siamo e siamo pronti a vagliare ogni possibilità». Alcune proposte: «abbiamo creato la palestra virtuale, tutto gratuitamente. Per il periodo estivo stiamo ragionando sulla possibilità di fare mini lezioni all’aperto, vorremmo capire se dal Comune c’è la possibilità di spazi pubblici, come il Percorso Verde, ma prima di fare progetti serve una normativa che ci faccia capire come lavorare».
E’ scettica Barbara Sebastiani, titolare del centro Fit Postural a Ellera e membro del comitato italiano Scienze motorie. «Se le disposizioni necessarie per la riapertura dovessero quelle che circolano in queste ore – spiega Sebastiani –, le limitazioni sono forti. Dal punto di vista igienico sanitario non sarà facile riaprire». In una lettera al ministro Spadafora che il comitato nazionale comitato di cui la perugina Sebastiani fa parte, i professionisti del settore hanno espresso tutti questi dubbi. «Le persone non si sentono ancora tranquille a frequenta spazi chiusi, hanno paura, senza considerare che l’indossare la mascherina mentre si fa attività fisica, pensiamo alle lezioni aerobiche e con l’avvicinarsi della stagione estiva, rappresenterebbe un grande disagio. Come imprenditrice del fitness so bene che sono in perdita almeno fino a settembre, ma senza un elenco dettagliato delle disposizioni da mettere in atto e garanzie certe per la mia salute e quella dei miei clienti, non ho smania di riaprire».
© RIPRODUZIONE RISERVATA