Terni, dopo l'assalto al supermercato postano la foto sui social con i soldi rapinati: arrestati

Terni, dopo l'assalto al supermercato postano la foto sui social con i soldi rapinati: arrestati
di Nicoletta Gigli
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Domenica 10 Aprile 2022, 14:43 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 07:18

ARRONE E' l'alba di sabato quando i carabinieri bussano alla porta di casa di Andrea Reka, 18 anni, nato a Terni da genitori albanesi e residente ad Arrone. L'amico coetaneo ternano Omar Kounounou, di origini magrebine che vive a Terni, per non farsi trovare a casa non è rientrato. Il suo avvocato, Francesco Mattiangeli però lo ha convinto a costituirsi in caserma. Ai due, che sono rinchiusi in carcere e che a luglio rapinarono e presero a bastonate un commerciante sul lungomare di Rimini, la procura contesta la rapina aggravata. Ora è caccia al terzo malvivente.

Incredibilmente, poche ore dopo la rapina sui social compare la foto di due dei rapinatori con i soldi in mano e un gesto eloquente, a testimonianza dell'impresa compiuta.

Gli investigatori dell'Arma hanno impiegato solo qualche ora per dare un nome a due dei tre giovani che venerdì sera hanno rapinato il supermercato Conad City di Arrone e ferito il titolare col calcio della pistola mandandolo in ospedale.

Per lui, che ha cercato di allontanare dal negozio quei tre giovani incappucciati con le pistole in pugno, un trauma cranico e diversi punti di sutura. Strattonata e buttata a terra anche la giovane dipendente. L'allarme alle venti, quando tre ragazzi vestiti di nero irrompono nel negozio di via Marconi che sta per chiudere. Il titolare si trova due pistole puntate contro e quando gli chiedono i soldi in cassa lui pensa ad uno scherzo. Cerca di farli uscire ma i tre sfoderano una violenza brutale. Uno lo colpisce in testa col calcio della pistola, gli altri buttano a terra la commessa e poi arraffano i guadagni della giornata, poco meno di tremila euro. Impiegano due minuti per portare a termine il colpo e poi scappano via a piedi. In pochi minuti arrivano l'ambulanza, che soccorre il titolare e lo porta in ospedale, e diverse pattuglie dei carabinieri. Allertati tutti comandi della provincia per cinturare la zona e dare la caccia ai tre banditi. Poco lontano dal supermercato i carabinieri recuperano il cassetto della cassa svuotato dei contanti e, nel piazzale di una ditta, indumenti simili a quelli descritti dalle vittime della rapina. Vengono esaltate le impronte lasciate dai tre e i militari si mettono a suonare casa per casa lungo la via di fuga. Un uomo racconta di aver notato un'auto sulla quale sarebbero saliti tre ragazzi, che assomigliano a quelli descritti dai rapinati, e di aver annotato la targa. Il proprietario viene raggiunto e portato in caserma: ha un alibi di ferro, ma dà il nome del giovane cui ha prestato la sua auto.

Un altro testimone racconta di aver dato un passaggio ad un ragazzo. E' Andrea, uno dei presunti rapinatori, viene fermato e portato in caserma. A mezzogiorno, convinto dal suo legale, si costituisce anche l'amico Omar. I due, con altri tre coetanei residenti tra Terni e Arrone, a luglio finirono in carcere per aver ferito con una mazza da baseball un commerciante bengalese a Rimini e hanno patteggiato due anni e quattro mesi, pena sospesa. Vengono sottoposti a fermo e portati in cella a Sabbione in attesa dell'interrogatorio di garanzia, domani di fronte al gip, Di Giovannantonio. «Sono fatti gravi che ci impongono di operare con sempre maggiore determinazione - dice il colonnello, Davide Milano, comandante provinciale dei carabinieri. Il risultato raggiunto in cosi breve tempo grazie alla determinazione del personale del locale comando stazione e della sezione operativa della compagnia di Terni è la dimostrazione che il territorio è presidiato e conosciuto».

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