Perugia: «Pronti a sanzione i medici che sostengono i no vax»

Perugia: «Pronti a sanzione i medici che sostengono i no vax»
di Cristiana Mapelli
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Lunedì 18 Gennaio 2021, 12:00

Un appello alla responsabilità e all’interesse verso la collettività. «La campagna vaccinale anti Covid prosegue a grande velocità, con organizzazione e professionalità». A dirlo Verena De Angelis, presidente dell’ordine dei medici, chirurgi e odontoiatri di Perugia. 

Dottoressa De Angelis, in questa fase perché è fondamentale che i medici si facciano vaccinare? 

«Il vaccino rappresenta il migliore dei dispositivi di protezione individuale possibili e, solo, oltre al mantenimento in essere delle altre misure di prevenzione, ci consente di operare in massima sicurezza. Come medici abbiamo un dovere morale prima ancora che professionale di vaccinarci e, personalmente, mi sento privilegiata per essere stata sottoposta alla prima dose di vaccino».

Come prima tra i vaccinati, ha avuto qualche effetto collaterale?

«Tengo a specificare che non ho riportato effetti collaterali di rilievo.  L’intera attività dei medici è diretta a procurare beneficio ai pazienti e il fatto che si sottopongano alla vaccinazione nella prima fase può sicuramente essere d’esempio per superare qualunque forma di scetticismo».   

Come presidente dell’ordine dei medici, conosce quanti medici hanno rifiutato di vaccinarsi?  

«Pur non conoscendone il numero esatto, ritengo che i medici chiamati in questa prima fase dalla Regione che si dichiarano apertamente contrari al vaccino siano un numero esiguo. È comunque possibile che alcuni medici non abbiano ancora formalmente aderito, ma confido che lo faranno presto». 

In Umbria, in questa prima fase di vaccinazioni, rimangono però fuori alcune categorie di medici.

«L’intera categoria, medica e odontoiatrica, ha impegnato in questa pandemia tutte le risorse a propria disposizione: personali, professionali, di struttura, associative. C’è grande adesione degli operatori alla campagna vaccinale, ma c’è anche un problema: la Regione infatti non ha ancora fornito indicazioni precise in merito alle modalità e ai tempi di somministrazione del vaccino ai medici e agli odontoiatri liberi professionisti, nonché al personale degli studi medici e odontoiatrici che invece chiedono di essere vaccinati.

Operazione che consentirebbe l’esercizio della professione in piena sicurezza per tutti. Le istituzioni hanno riferito che la vaccinazione di queste categorie avverrà “nelle fasi successive, anche in base alla disponibilità delle dosi di vaccino”». 

Cosa rischiano i medici che non si vaccineranno? 

«Considerate le migliaia di morti di quest'anno e le centinaia che ancora dobbiamo piangere ogni giorno, il personale sanitario e in primis i medici devono ricordare che l'interesse della collettività viene sempre prima di quello del singolo e la scelta di non curarsi mette a rischio la salute degli altri. 

Nessuno vuole impedire il confronto, ma come ordine professionale riteniamo che chi rifiuta il vaccino non stia remando nella direzione giusta. Se al rifiuto poi si aggiunge la divulgazione di materiale No Vax, l’ordine precederà in via sanzionatoria».

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