Lotta a spaccio, furti e degrado: Perugia, ecco 13 nuovi poliziotti

Lotta a spaccio, furti e degrado: Perugia, ecco 13 nuovi poliziotti
di Michele Milletti
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Sabato 2 Marzo 2024, 07:00
PERUGIA - Subito undici agenti. Altri due in arrivo nei prossimi giorni e poi almeno un altro paio nelle prossime settimane. Età media trenta anni, operativi, pronti per il controllo delle strade e per fronteggiare spaccio, furti e assalti microcriminalità nelle zone più calde della città e del suo hinterland: ecco l’identikit dei nuovi agenti che ieri hanno preso servizio in questura.
Degli undici già arrivati quasi tutti rimarranno negli uffici di via del Tabacchificio, distribuiti tra squadra volante, anticrimine e ufficio di gabinetto. Quattro dei complessivi quindici saranno dislocati nei commissariati di Assisi, Foligno, Città di Castello e Spoleto.
Si tratta dei rinforzi immediati promessi lo scorso sette febbraio dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a margine del rinnovo del Patto per Perugia sicura firmato in prefettura.
In quell’occasione, il ministro rese noto come sarebbero arrivati a strettissimo giro di posta una quindicina di agenti «in altre sedi» che hanno chiesto di rientrare «in questo territorio». In effetti, secondo quanto si apprende, i poliziotti che hanno appena preso servizio sono definiti da una nota ufficiale della questura «tutti effettivi ed in servizio operativo da alcuni anni, provengono da vari reparti della polizia di Stato dislocati in altrettante varie città della penisola» e diversi di loro sono umbri d’origine che hanno chiesto la possibilità di avvicinarsi a casa per svolgere il proprio lavoro. 
Il questore Fausto Lamparelli, dopo averli accolti, ha augurato buon lavoro ai nuovi arrivati che sono stati subito affidati ai vari uffici per rinforzare gli organici.
REPARTI MOBILI 
Un primo arrivo per dare subito una risposta concreta in tema di rinforzo degli organici (sensibilità che accomuna la questura di Perugia a tante altre a livello nazionale) in attesa, secondo quanto spiegato dallo stesso Piantedosi un mese fa in prefettura, di altri possibili innesti a giugno per fare anche fronte in modo importante alle uscite per pensionamento.
Il progetto per Perugia da parte del Viminale prevede anche l’invio di reparti mobili della polizia per contrastare lo spaccio di droga lungo le strade cittadine, e in particolare nella zona di Fontivegge e anche per contrastare gli effetti più nocivi e dannosi della movida, che non a caso nel patto per la sicurezza occupa un capitolo a parte con l’istituzione di una specie di tavolo permanente volto a individuare non solo gli strumenti di carattere repressivo ma anche preventivo. Lo stesso Piantedosi in quell’occasione aveva annunciato una concentrazione «ad alto impatto delle forze di polizia» laddove spaccio e degrado sono più visibili attraverso lo strumento dei reparti mobili da inviare in città.
Ma è chiaro come la presenza di più agenti possa dare nuova linfa ai controlli e alla presenza delle forze dell’ordine nelle aree maggiormente critiche della città. Una presenza che, soprattutto i residenti di Fontivegge, hanno apprezzato negli ultimi mesi dal momento che è diventata un notevole deterrente al degrado e alla criminalità.
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