Terni, inseguita e azzannata due volte dal pitbull dell'amico: grave una donna

Terni, inseguita e azzannata due volte dal pitbull dell'amico: grave una donna
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 1 Giugno 2017, 18:53 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 15:59
Doveva essere una piacevole serata tra amici ma qualcuno avrebbe sottovalutato l’istinto aggressivo che spinge i pitbull a “combattere” per difendere il padrone e il proprio territorio. A sperimentarlo una 26enne ternana, che è ricoverata in ospedale, dopo essere stata azzannata dal cane di un suo amico. «La ragazza - spiega una nota stampa dell’azienda ospedaliera - ha riportato importanti ferite lacere agli arti superiori e un trauma cranico semplice. La prima prognosi è di 15 giorni».

L’episodio, l’ennesimo registrato a Terni, è accaduto alle tre di notte nel giardino di un amico della 26enne. Quattro chiacchiere sui cani tra persone appassionate all’argomento e poi la decisione di andare a conoscere il pitbull di uno del gruppo. La sfortuna ha voluto che la ragazza, invece di entrare nel giardino dell’amico insieme agli altri, si è attardata un po’. Il suo arrivo nell’abitazione non è sfuggito al pitbull che, nel giro di pochi secondi, le si è avventato contro mordendola a un braccio. Il proprietario del cane e gli altri presenti hanno cercato di allontanare l’animale ma la 26enne, per lo spavento, è svenuta. In questo frangente il cane è riuscito a liberarsi e l’ha aggredita di nuovo, azzannandola all’altro braccio.

Sul posto, che per fortuna non è lontano dall’ospedale, è giunta l’ambulanza del 118 che ha soccorso e trasportato al “Santa Maria” la vittima dell’aggressione. Alla polizia il compito di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Al servizio veterinario della Usl Umbria 2 quello di svolgere gli accertamenti sull’animale che ha aggredito la ragazza. Inevitabili le procedure che la legge prevede in questi casi. A partire dal sequestro del pitbull, che deve essere disposto da un’ordinanza sindacale. Poi l’animale sarà portato in canile per essere tenuto sotto osservazione per dieci giorni e scatterà la profilassi antirabbica.

La legge prevede che il cane venga sottoposto ad una valutazione comportamentale da parte di un medico veterinario esperto e ad una sorta di attività di rieducazione. A gennaio un episodio analogo si era verificato in un appartamento della periferia. Ad essere attaccato al volto dal pitbull di famiglia, riportando ferite abbastanza serie, era stato un bimbo di 4 anni. Dopo l’aggressione il pitbull era stato sequestrato. L’aggressività dei pitbull era stata al centro di altri episodi.

Nove mesi fa, in via del Raggio Vecchio, uno scontro tra cani si era trasformato in tragedia. Un incrocio di pitbull aveva azzannato e ucciso un cane di piccola taglia. Nel tentativo di salvarlo, il proprietario che lo teneva a guinzaglio era caduto a terra. Un anno fa un altro pitbull che aveva aggredito un meticcio e ferito il padrone ad un piede, fu sequestrato su proposta della Usl con ordinanza del sindaco.
 
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