Perugia, «Vado a prostitute», la spiegazione scritta nell'autocertificazione

Controlli
di Michele Milletti
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Domenica 19 Aprile 2020, 09:05
PERUGIA - «Bisogno di andare a prostitute». Facile a dirsi, molto più difficile a farsi soprattutto ai tempi di coronavirus. E allora ecco l’idea: lo scrivo sull’autocertificazione con cui esco di casa, almeno se incappo nei controlli delle forze dell’ordine non solo non possono accusarmi di dire una bugia ma al tempo stesso può essere visto come un comprovato motivo di necessità. Questo deve aver pensato un perugino qualche sera fa prima di uscire di casa e mettersi in auto. Alla ricerca, evidentemente, di piaceri e avventure lungo le strade cittadine del sesso a pagamento. Del resto, difficile pensare ad altri urgenti motivi per andare in giro la sera di questi tempi, a meno che uno non stia male o non debba andare a lavorare. Come detto, l’automobilista in questione deve pure aver pensato che in un certo qual modo la motivazione potesse avere i crismi della necessità e dunque passare il vaglio dei controlli. Su un punto ci ha visto giusto: che in giro di sera qualche pattuglia lo avrebbe fermato. Ma è chiaro come l’autocertificazione così compilata non potesse essere accertata: inevitabile la super multa. Sempre in tema di fughe per motivi sentimentali, c’è anche chi architetta l’uscita in modo più sofisticato ma con esiti però altrettanto lontani da quanto sperato. Storia di qualche giorno fa. Un trentenne viene fermato in zona Ponte San Giovanni da una pattuglia della guardia di finanza. Sulle prime, di fronte alle richieste dei militari circa i motivi per cui si trova in auto e in transito, risponde che sta andando a fare la spesa per la sorella che non può uscire di casa. La scusa regge il tempo necessario ai finanzieri a stabilire come la sorella abiti da tutt’altra parte rispetto alla direzione che lui sta prendendo. A quel punto, tentando un sorriso complice, l’uomo confida ai finanzieri che in effetti non sta andando dalla sorella ma da un’amica. Da parte dei militari però nessuna complicità: super multa e denuncia per falsa attestazione. Super controlli, una presenza massiccia delle forze dell’ordine lungo le strade per evitare che i dati sempre più importanti e incoraggianti che arrivano dal fronte della guerra al virus. Oltre duecento le pattuglie complessivamente impegnate ieri, ma anche nei giorni precedenti i numeri sono stati simili, impegnate in verifiche e posti di blocco: il questore Antonio Sbordone ritiene che «proprio in questo delicato periodo, dove risuona la possibilità di dare avvio alla così detta “Fase 2”, le forze dell’ordine debbano fare del tutto per evitare che il livello di sensibilità al rispetto delle norme della cittadinanza si abbassi realizzando così un’ulteriore esposizione al rischio contagio». E così ecco come nella rete dei controlli sono finiti anche un uomo e una donna fermati a Fontivegge mentre cercavano droga ma anche per chi fa attività fisica: gli agenti della polizia municipale hanno sanzionato sei persone, cinque per attività sportiva in aree verdi e una per attività motoria lontano dalla propria abitazione.
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