Con la rievocazione della trecentesca processione della luminaria, presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Ivan Maffeis, ieri la città è entrata nel vivo delle celebrazioni per il patrono San Costanzo. Da palazzo dei Priori, la processione, con il gonfalone del Comune in testa, è arrivata fino alla basilica di San Costanzo, lungo la via sacra con il corteo storico dei figuranti dei cinque rioni medievali della città, coordinata dalla Confraternita del Santissimo Sacramento, di San Giuseppe e del Sant’Anello. Erano presenti le confraternite delle parrocchie cittadine, le delegazioni dei rioni di Porta Eburnea, Porta San Pietro, Porta Sole, Porta Santa Susanna, Porta Sant’Angelo composte da alfieri, capitani, prime dame e figuranti, la compagnia dei Tamburini dell’ente Giochi de le porte di Gualdo Tadino, la Compagnia del Grifoncello e la Reggenza dell’antico Comune di Perugia. Insieme a tanti cittadini anche il sindaco Andrea Romizi, il presidente del consiglio regionale, Marco Squarta e Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia. Alla basilica poi i Primi Vespri con l’offerta del cero e dei doni da parte del sindaco e la partecipazione della corale della polizia locale. Nell’omelia dei vespri, i vescovo Maffeis, tra l’altro, ha sottolineato come «abbiamo tutti sotto gli occhi una storia intrisa di violenza e di sangue - dall’Ucraina all’Iran, per citare gli esempi più macroscopici -, una storia che sembra smentire la presenza di un disegno, di una ragione, di un Dio amico. Questa nostra stessa storia, però, è attraversata anche da un altro filo. C’ è un filo rosso che racconta di esistenze donate, di perdono offerto, di amore portato con pazienza e generosità fino alla fine».
Perugia oggi in festa per il patrono San Costanzo: tra fiera e torcolo. Ieri sera la Luminaria

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Domenica 29 Gennaio 2023, 09:14
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