Giallo delle divise scomparse, il no dei dipendenti al taglio dello stipendio. Attesa per i numeri ufficiali

Giallo delle divise scomparse, il no dei dipendenti al taglio dello stipendio. Attesa per i numeri ufficiali
di Egle Priolo
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Mercoledì 21 Luglio 2021, 09:12

PERUGIA - La trattenuta sullo stipendio per le divise non riconsegnate? I dipendenti dell'ospedale dicono no. Fortissimamente no.

E il giallo dell'estate sui 160mila euro di camici e divise che la Sogesi vuole indietro dall'Azienda ospedaliera si tinge di nuove sfumature noir, in attesa dei numeri precisi di quanti capi da lavoro siano pronti per tornare nei magazzini della ditta che per anni ha avuto l'appalto per il noleggio e la pulizia delle divise ospedaliere.
Passo indietro per ricapitolare. Lo scorso primo luglio la direzione amministrativa del Santa Maria della misericordia ha inviato una circolare ai responsabili delle varie strutture per chiedere di attivarsi nei confronti del proprio personale per restituire le divise mai riconsegnate. Talmente tante che la Sogesi ha intimato l'Azienda ospedaliera alla restituzione di 165.334,95 euro più iva, in cambio del materiale mai restituito a un anno dalla perdita dell'appalto. Un costo rilevante che – prima ancora di far drizzare le orecchie alla Corte dei conti – la direzione spiega candidamente di non poter sostenere. Da qui la richiesta ai dipendenti di controllare a fondo armadietti e attaccapanni per rimborsare “in natura” la ditta ponteggiana. Pena, è il finale della circolare, «l'addebito diretto al dipendente degli oneri connessi». Quindi una trattenuta sullo stipendio.

I DUBBI
Medici e responsabili, iscritti al sindacato e non, interpellati dal Messaggero – e che hanno chiesto l'anonimato per evitare ulteriori veleni che non fanno bene in corsia – hanno bollato la richiesta come «impossibile da evadere». Partendo dalla difficoltà di tracciamento delle divise, che arrivavano pulite in buste magari anche con numeri e indicazioni del reparto, ma ripartivano per Ponte San Giovanni appallottolate in maxi bustoni. «Come si dimostra – è la riflessione - che i capi non siano stati consegnati? Venivano raccolti dentro dei sacchi per ogni reparto, senza riscontri». La Sogesi, per bocca della stessa Azienda, parla invece di «personale, dettagliatamente individuato e indicato».
A questo ulteriore giallo si aggiunge l'attuale incertezza delle cifre. C'è chi assicura che in pochissimi abbiano aderito alla richiesta della dirigenza, mentre la direzione amministrativa sta conteggiando le divise riportate al punto Guardaroba e il numero, invece, sarebbe già cospicuo, anche se la percentuale è ancora indefinita.
Sullo sfondo si staglia la guerra post divorzio tra l'ospedale e la Sogesi, con la volontà ampiamente dimostrata di voler evitare una battaglia in tribunale, su cui a quel punto cadrebbe per forza il mirino della magistratura contabile.

E per cui la circolare della discordia appare (a molti) «medicina difensiva». Nella speranza (di tutti) che i numeri ufficiali dell'Azienda tramutino il giallo dell'estate in una commedia a lieto fine.

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