Perugia, occupazione al Di Betto
Studenti: «Vogliamo interlocuzione»

L'ingresso del Di Betto in via Canali
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Venerdì 25 Febbraio 2022, 10:00

PERUGIA - Dopo anni dall’ultimo caso, una scuola perugina è stata occupata nella giornata di giovedì 24 febbraio. È successo al Liceo Artistico Bernardino di Betto di via Canali. L’hanno annunciato gli stessi studenti, tramite una nota, con il rappresentante Enea Spilla: «Volevamo confrontarci sui progetti che stiamo portando avanti, parlare della morte di Lorenzo, nostro coetaneo morto durante uno stage in orario curricolare, che ci ha scosso tutti. Tuttavia, alla nostra richiesta di assemblea ci è stato detto che avremmo dovuto tenerla all’esterno della struttura, al freddo, seduti per terra e divisi in fasce, senza poterci confrontare quindi in uno spazio idoneo e collettivamente con tutto il corpo studentesco». Una goccia che, stando al racconto dei ragazzi, ha fatto traboccare un vaso già pieno. «Siamo stanchi che dopo quasi tre anni di pandemia, danni psicologici ed economici che abbiamo subito noi e le nostre famiglie, la scuola sia ancora in queste condizioni».

Così, per dire che vogliono «una scuola a misura di studente» è scattata la protesta. Durata un giorno (la notte nessuno è rimasto a scuola) ma che oggi, venerdì 25, potrebbe essere riproposta come detto dagli stessi studenti. «Dopo che negli ultimi mesi è stato negato qualsiasi tipo di interlocuzione, che scioperi e occupazioni sono finite con manganellate contro nostri coetanei pretendiamo che il confronto venga messo in atto con coloro che la scuola la vivono tutti i giorni», ha aggiunto Amanda Zerbo, dell’Unione degli Studenti. «Ora la parola chiave è convergere, vogliamo che la solidarietà dai tanti studenti della regione si concretizzi in una mobilitazione comune».

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