Perugia, a Fontivegge stroncato un clan. «Il capo spaccia da 15 anni»

Perugia, a Fontivegge stroncato un clan. «Il capo spaccia da 15 anni»
di Michele Milletti
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Venerdì 28 Gennaio 2022, 08:09

PERUGIA - Un clan di spacciatori. Alcuni dei quali legati da rapporti familiari. E la figura di uno di loro che si staglia sugli altri: «È il capo dello spaccio». Almeno, il capo dello spaccio dell’area “di sopra” rispetto all’ingresso della stazione. Quella, appunto, che si sviluppa nella zona intorno alla fermata dei bus e intorno a via Mario Angeloni dove si trova l’appartamento che condividevano fino all’alba di ieri mattina. Perché poi, “di sotto” e cioè tra via Sicilia, via del Macello e via Settevalli, c’è un’altra banda a comandare lo spaccio di piazza. È quanto raccontano le strade della stazione dopo il blitz di mercoledì mattina con cui gli poliziotti e agenti della polizia locale hanno stanato cinque nordafricani in un appartamento. Tralasciando, ma fino a un certo punto, le condizioni igieniche definite «pietose» dell’appartamento trasformato in covo, chi nella zona ci vive elavora da parecchio ha poche titubanze nel definire uno dei cinque non solo «il capo dello spaccio» ma anche il capo storico. «Saranno oltre dieci anni, forse quindici, che questo signore pur muovendosi in maniera sfrontata riesce sostanzialmente a farla franca. Un altro è invece è conosciuto per furti e spaccate».

C’è anche chi, nell’immediatezza del blitz, ha parlato di un «omicida» tra i cinque «che gira sempre con un coltello». Dovrebbe essere colui che è stato condotto in carcere destinatario di un ordine di esecuzione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Perugia per precedenti rapine compiute a danno di passanti e ci resterà per tre anni. Oltre lui, tre espulsi. Due rimpatriati direttamente dall’ufficio Immigrazione mentre il terzo è stato portato al Centro di permanenza e rimpatrio di Potenza. Ma non finisce qui perché, sempre in tema di espulsioni, gli agenti dell’Immigrazione in queste ore hanno provveduto anche a un altro rimpatrio. Quello cioè di un trentenne albanese che, in carcere per furto aggravato, rapina ed evasione, è stato portato all’aeroporto di Sant’Egidio e imbarcato su un volo per Tirana. Tornando allo spaccio a Fontivegge, nella giornata di ieri un magrebino è stato condannato a un anno e otto mesi. L’uomo, 45 anni, era stato arrestato a settembre per spaccio di eroina e hashish dopo essere stato filmato dalle telecamere di sicurezza e ha patteggiato la propria condanna.

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