PERUGIA - Nel silenzio dovuto a un'inchiesta complessa, proseguono gli accertamenti e le indagini per la nuova valanga che ha investito l'Università per stranieri per i concorsi considerati pilotati. Quell'inchiesta matrioska che ha visto la guardia di finanza entrare a palazzo Gallenga per bilanci e appalti e uscire, nel 2020, con una condanna e quattro persone che rischiano il processo per l'esame di Luis Suarez e, adesso, ventitré indagati, a vario titolo, per corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d'ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio e turbata libertà degli incanti.
Un'inchiesta partita dai veleni, accesa dalle chat sequestrate l'anno scorso e che cerca le conferme dalle voci di chi quei concorsi li ha persi, a vantaggio – è l'accusa – di chi grazie a scambi di favori incrociati ha superato le procedure d'esame. Grazie a commissari «compiacenti» e al brigare di chi si è messo a disposizione andando contro la legge e la correttezza. E in questi giorni, dopo la notizia degli avvisi di garanzia notificati da martedì, il procuratore capo Raffaele Cantone con i sostituti Gianpaolo Mocetti e Paolo Abbritti stanno ascoltando i racconti di chi quei cinque concorsi non li ha passati e si è visto magari superare da qualcuno degli indagati. Persone informate sui fatti, che quelle procedure considerate scorrette le hanno vissute da dentro. Insieme a funzionari e dipendenti della Stranieri che possano descrivere o smentire le irregolarità tratteggiate dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, diretto dal colonnello Antonella Casazza e dal tenente colonnello Michelangelo Tolino. Racconti che servono a chiarire alcuni aspetti e, si presume, anche ad avere un quadro preciso per il momento in cui inizieranno gli interrogatori delle persone finite nel registro degli indagati e che hanno visto acquisire documenti e vario materiale considerato utile all'indagine.
I DUBBI
Indagine relativa ad alcuni concorsi, come quello di Glottologia, banditi tra il 2018 e il 2020, e relativi quindi alla precedente gestione dell'Università per stranieri, quella decapitata con l'inchiesta sull'esame di Suarez.