Perugia: caccia ai predoni del tartufo, in azione i Carabinieri Forestali. Scattano sequestri e multe da centinaia di euro

Perugia: caccia ai predoni del tartufo, in azione i Carabinieri Forestali. Scattano sequestri e multe da centinaia di euro
di GiovannI Camirri
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Sabato 3 Agosto 2019, 09:28
PERUGIA - CAccia ai fuorilegge che raccolgono in maniera non consentita i tarftufi. La stanno dando i Carabinieri Forestalui della Provincia di Perugia.  In Umbria la ricerca e la raccolta dei tartufi è disciplinata da una legge nazionale  ed il rispetto di tali norme evita di arrecare danno alle tartufaie. La legge nazionale detta alcune regole comuni, dando poi mandato alle regioni di disciplinare, sul proprio territorio, la raccolta. Questa è consentita esclusivamente con l’utilizzo di particolari arnesi: il “ vanghetto” o “zappetto”, avente una lama non superiore ai 15 cm di lunghezza e una larghezza in punta non superiore a 8 cm. È vietata la zappatura del terreno in quanto uccide il fungo. È inoltre proibita la raccolta di tartufi immaturi o avariati nonché la ricerca nelle ore notturne, da un’ora dopo il tramonto ad un’ora prima del sorgere del sole. I Carabinieri Forestali della provincia di Perugia hanno intensificato i controlli in tale delicato settore per verificare la corretta applicazione, da parte dei cercatori, delle norme che disciplinano la raccolta del tartufo ed evitare che a causa dell’imperizia di alcuni di loro si arrivi al totale danneggiamento delle tartufaie.  A seguito dei controlli effettuati sono emerse numerose irregolarità. In particolare nella zona di Trevi, i militari della stazione CC Forestale di Campello sul Clitunno hanno individuato un soggetto intento alla raccolta di tartufi che, alla vista dei militari, ha tentato di sfuggire al loro controllo nascondendosi nel bosco e provando anche ad occultare la zappa bidente che stava utilizzando. L’immediato intervento dei carabinieri forestali ha consentito di recuperare l’attrezzo (il cui utilizzo è vietato) ed oltre 200 grammi di tartufi che erano stati già raccolti. È poi emerso che il cavatore era sprovvisto del tesserino di idoneità, necessario per l’attività di raccolta. È stato quindi sanzionato per oltre 1.000 euro, e gli sono stati sequestrati sia i tartufi che la zappa utilizzata. I militari della Stazione CC Forestale di Perugia, invece, hanno controllato e sanzionato tre persone per aver eseguito la ricerca del tartufo in periodo non consentito, a cui sono state elevate sanzioni per circa 1.600 euro e sequestrati attrezzature vietate e tartufi per un peso di oltre mezzo chilo. Ad uno dei cavatori è stato anche ritirato il tesserino per la raccolta. E’ bene ricordare che le modalità di raccolta non conformi alla norma finiscono per arrecare notevoli danni agli ecosistemi tartufigeni. Tutto ciò minaccia la conservazione di una risorsa unica e dal valore considerevole.
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