Animali senza cibo e disabili senza terapia per colpa di un guardrail

Il guardrail appena montato blocca una strada a Sant'Egidio
di Egle Priolo
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Sabato 30 Ottobre 2021, 10:00

PERUGIA - Da ieri ci sono trenta animali a cui non si può dar da mangiare e bambini con disabilità che devono interrompere la loro terapia. Tutto per un guardrail, una striscia di acciaio e ferro piazzata nel giro di mezza mattinata. Così, di botto, senza senso, si direbbe se fosse una serie tv. È invece è la grigia verità di quanto accaduto ieri mattina a Sant'Egidio, all'entrata dell'aeroporto internazionale dell'Umbria. Proprio all'ingresso c'è una rotatoria da cui saluta una statua di san Francesco, che parlava ai lupi ma evidentemente non a chi ha fatto chiudere l'unica strada che porta a due proprietà e all'allevamento di asini e alpaca in cui si fa anche onoterapia per giovani disabili. Chiusa appunto con un guardrail considerato necessario per evitare il parcheggio abusivo (e quindi non a pagamento) proprio all'entrata dell'aeroporto.

Un problema, quello delle auto lasciate nello slargo della rotatoria da chi si crede più furbo degli altri, segnalato anche dalle stesse persone che ora si ritrovano con gli animali senza cibo. «Quando hanno realizzato questa rotatoria – spiega il gestore e proprietario del Donkey Resort – era rimasto l'accesso che porta a vari terreni, tra cui quello che noi abbiamo in affitto. Durante il lockdown, un tecnico della Provincia ci ha spiegato che la strada sarebbe stata chiusa per la realizzazione del guardrail anti furbi. Strada che non risultava, secondo loro, da nessuna parte. Abbiamo dimostrato, scaricandole dal sito della Regione, che esistono foto aeree di quell'accesso già dal 1957 e ci hanno risposto che avrebbero trovato una soluzione. Lo scorso agosto, un geometra dell'aeroporto ci assicura che il guardrail si sarebbe interrotto in corrispondenza del nostro accesso, che sarebbe stato chiuso con una catena. E poi oggi (ieri, ndr) sono arrivati gli operai e in pochissimo tempo hanno chiuso tutto, come potete vedere. E noi adesso da dove entriamo? Non ci sono altri ingressi. Ai ragazzi con disabilità facciamo scavalcare il guardarail?».
Non risultano altre strade, senza voler passare per campi altrui o per vie intransitabili o spezzate da fossi. «Intanto abbiamo chiamato l'avvocato – chiude uno dei frontisti -, perché non possiamo raggiungere i nostri animali in caso di emergenza e perché abbiamo dovuto disdire tutte le terapie in programma.

Non è assurdo?».

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