Perugia, adesso il Grifo ha un club a New York

I tifosi perugini di New York
di Corrado Losito
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Martedì 2 Aprile 2024, 09:00
La passione non conosce confini né, tantomeno limiti. Quella di Filippo De Capitani per il Grifo va oltre. Parte da Perugia e in una giornata di qualche anno fa arriva a New York. All’inizio c’è un primo approccio con la Grande Mela, un soggiorno prolungato poi arriva il lavoro vero e proprio. 
L’amore per la casacca biancorossa invece nasce tanti anni prima ai tempi del Perugia dei miracoli con la grande voglia di emulazione di quella squadra nelle giornate infinite proprie dell’infanzia. Poi arriva la presenza in curva nord fissa e costante quindi al viaggio di cui sopra che porta Filippo ad allontanarsi dalla sua Perugia e dal suo Perugia. Il Grifo resta però una costante. Il web e le pay tv consentono a Filippo di seguire i grifoni anche al di là dell’oceano. 
Certo ci sono delle alzatacce soprattutto quando si gioca nel primo pomeriggio in Italia e la sera si fa tardi per motivi di lavoro. I ritorni sporadici a Perugia sono l’occasione per tornare sui gradoni del Curi. Ritorni sempre più diradati. La pandemia allontana ancora di più Filippo da Perugia. La necessità di riallacciare il legame con la sua città avviene con un libro “New York 2020 the lockdown”. Un’opera fatta di fotografie che immortala una grande mela in piena pandemia. Parte del ricavato va all’ospedale Santa Maria della Misericordia. 
«Il Governatore di New York Mario Cuomo mi scrisse una bellissima lettera per ringraziarmi», rammenta con orgoglio Filippo che ormai da tanto tempo svolge il ruolo di direttore di Produzione e direttore tecnico di tanti teatri importanti. Passano gli anni, arriva la Green Card che consente di risiedere negli States in maniera illimitata. Il Grifo però è sempre nei suoi pensieri come ricorda con un certo trasporto. «La distanza da Perugia è dal Curi mi ha spinto in qualche modo a fare qualcosa per rinsaldare il mio legame con i grifoni. Nello stesso tempo mi sono reso conto che qui a New York potevo fare qualcosa per noi tifosi perugini che viviamo lontano». L’idea è stata quindi di creare un Perugia Club presso la Grande Mela. 
«Qui a New York- racconta- ci sono i club di tante squadre importanti ma anche il Grifo lo è quindi ho deciso di realizzare quella che all’inizio era solo una suggestione, ho contattato già varie persone e le adesioni cominciano ad arrivare». Le idee di Filippo sono fulminee e accattivanti. Il tempo che intercorre tra pensiero e azione è rapido. Così come in occasione del libro, la costituzione del Perugia Club New York è arrivata quindi in un amen. «L’obiettivo da un lato è quello di unire i tifosi d’oltreoceano, dall’altro di rafforzare la comunità. Il progetto non si limita a questioni squisitamente calcistiche», precisa Filippo. Già perché in realtà lo scopo è più ad ampio raggio. «Quando dei perugini vengono qui cerco di mettere a disposizione tutta la mia esperienza e la conoscenza della città quindi coniugo il tifo per il Grifo con la possibilità per gli altri tifosi di conoscere la città anche perché- ci tiene a sottolineare Filippo- New York non è solo La statua della libertà e Times Square ma c’è davvero tanto altro, angoli, scorci ed eventi che il turismo tradizionale non può conoscere». 
Un modo quindi per rafforzare la peruginità. «Chiaro da un lato c’è il tifo per il Perugia, dall’ altro la nostalgia della mia città e la voglia di fare qualcosa per i tifosi del Grifo che vengono qui». Inevitabile parlare delle difficoltà del Perugia attuale. «Da tifoso, vedere lo stadio semivuoto-dice De Capitani- mi colpisce molto, quando sei lontano queste cose le senti ancora di più, ragione per cui la scelta di costituire il Club ha ancora più valore, vorrei che la società, i tifosi e gli addetti ai lavori si rendessero conto dell’importanza del Grifo. Sono tanti i tifosi del Perugia in tutto il mondo che fremono soffrono e sognano, anche e soprattutto dalle parti di Central Park». 
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