PERUGIA - «Ci hai portato il Covid e vai in giro? Vattene via». È questo il tono dell'insulto, tra razzismo e voglia di attaccar briga, indirizzato alla fidanzata dell'amministratore di condominio che, a Perugia, ha scatenato la discussione finita con le tre coltellate che lo hanno portato in ospedale.
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Così, infatti, secondo le ultime ipotesi investigative, il giovane magrebino dal coltello fin troppo facile ha apostrofato davanti al bar il quarantenne, in compagnia della ragazza di origini asiatiche. E l'uomo ha reagito, ha difeso la compagna a cui è legato da anni. Non ha paura, è abituato a discutere con i balordi, contro cui combatte da quando gestisce alcuni dei condomini più difficili della zona. Ma la sua reazione, quella discussione di quasi dieci minuti secondo la registrazione delle telecamere di sicurezza, evidentemente ha spiazzato e stancato lo straniero. Che, forse a corto di altri argomenti, ha ben pensato di tirare fuori il coltello. E di colpire il quarantenne al cuore, all'addome e a un braccio. Una violenza ancora più inquietante visto che i due non si conoscevano: lo avrebbe confermato ieri mattina la stessa vittima ai carabinieri che sono andati ad ascoltarlo nel reparto di Cardiochirurgia in cui è ricoverato dopo l'intervento al cuore. Ancora non si è ripreso del tutto, la prognosi è tuttora riservata, respira grazie a una maschera per l'ossigeno, ma sta lottando per recuperare. Lottando come ha fatto venerdì pomeriggio davanti a quel bar di via della Pescara, parlando per difendere la fidanzata da offese gratuite, vili e immotivate. E per cui è stato ferito, rischiando la vita, praticamente da uno sconosciuto. Come sarebbe potuto accadere a chiunque.
È anche per questo, con il terrore di un violento armato che gira in città, che i carabinieri della Compagnia di Perugia, diretti dal maggiore Pierluigi Satriano e coordinati dal pubblico ministero Manuela Comodi, sono impegnati con determinazione nella sua ricerca, non lasciando nulla di intentato.
Intanto, proseguono le manifestazioni di solidarietà alla vittima di un atto così folle.
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