Orvieto, rinvio a giudizio per l'ex sacerdote accusato di atti sessuali con minorenni. A settembre il processo a Terni

Orvieto, rinvio a giudizio per l'ex sacerdote accusato di atti sessuali con minorenni. A settembre il processo a Terni
di Monica Riccio
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Giovedì 12 Maggio 2022, 00:50

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Perugia, Valerio D'Andria, ha accolto ieri la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero Mara Pucci nei confronti dell'ex sacerdote accusato a Orvieto di atti sessuali con minorenni.

L'uomo, un cinquantanovenne di origini toscane, ex sacerdote, nel 2017 mentre era ospite e educatore nel centro di accoglienza per profughi di Villanova di Orvieto, si sarebbe reso responsabile di sostituzione di persona, atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile. Accuse pesantissime che hanno portato la Procura a richiederne il rinvio a giudizio, richiesta accolta dal Tribunale di Perugia dove il 20 gennaio si è aperta la lunga udienza preliminare svolta per competenza visti i reati contestati, di natura distrettuale, condizione che vedrà lo spostamento del procedimento, a questo punto per il dibattimentale, sempre per competenza, nelle aule del Tribunale di Terni.

Si aprirà dunque a Terni, il 20 settembre, il processo a carico dell'ex sacerdote al centro di un, a quanto pare, corposo fascicolo messo insieme dalla Procura che durante le indagini avrebbe ascoltato numerosi testimoni, vagliato dichiarazioni e tenuto conto di trascrizioni di messaggi e di rapporti di polizia e carabinieri, arrivando a delineare un quadro che, a quanto si apprende, partirebbe da lontano, ancor prima dell'arrivo del cinquantanovenne a Villanova.

Secondo quanto emerso, l'ex sacerdote – l'uomo era stato privato dello stato clericale nel 2004 ma avrebbe continuato sia a indossare l'abito talare sia a celebrare messa – è accusato non solo di aver offerto soldi ad alcuni ragazzi nordafricani ospiti del centro per ottenere in cambio prestazioni sessuali, ma anche di aver compiuto atti sessuali nei loro confronti facendo leva, questa sembrerebbe l'ipotesi della Procura, sulla propria posizione predominante di educatore e religioso e millantando amicizie nel campo della moda che avrebbero potuto avviare i ragazzi, allora tutti minorenni, verso sfilate da nudi promettendo lauti compensi.

A carico dell'ex sacerdote ci sarebbe anche una condanna per circonvenzione di incapaci per aver sottratto circa 200 mila euro a due anziani dopo averli convinti che sarebbero andati in beneficenza.

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