Orvieto, molesta 16enne al parco dello scalo:incensurato di 60 anni a processo per violenza sessuale

Le indagini dell'anticrimine del commissariato inchiodano l'uomo

Orvieto, molesta 16enne al parco dello scalo:incensurato di 60 anni a processo per violenza sessuale
di Nicoletta Gigli
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Martedì 26 Marzo 2024, 08:40

ORVIET - «Come ti chiami, che scuola frequenti, vieni spesso qui?».

E’ il mese di giugno. Sulla panchina dei giardini di Orvieto Scalo il sessantenne rompe il ghiaccio con una raffica di domande innocenti rivolte al minore che ha appena avvicinato.

La vittima ha 16 anni, all’inizio non immagina le intenzioni dell’uomo, mai visto prima d’ora. Lo sconosciuto passa subito dalle parole ai fatti. Comincia a palpeggiarlo nelle parti intime e gli fa proposte a sfondo sessuale. Proposte molto pesanti da sostenere per il minorenne, che si guarda intorno ma che ha la conferma che non ci sono persone cui poter chiedere aiuto.

Il 16enne a questo punto capisce l’unica via è la fuga.

Scappa via di corsa, lungo il tragitto incrocia un uomo che non conosce e gli racconta quello che è successo indicando lo sconosciuto che nel frattempo ha lasciato la panchina e si sta allontanando in fretta dal parco.

E’ il passante incrociato per caso ad accompagnarlo negli uffici della polizia per la denuncia nei confronti del presunto molestatore.

Nove mesi di indagini serrate e delicatissime per gli investigatori della squadra anticrimine del commissariato di Orvieto, con il coordinamento della procura ternana. Chiuse col rinvio a giudizio del sessantenne orvietano, incensurato, con la pesante accusa di violenza sessuale su minore.

Nelle carte messe insieme dalla polizia emerge un secondo episodio che sarebbe andato in scena con le stesse identiche modalità. Solo che in questo caso l’adolescente orvietano era riuscito ad allontanarsi prima che il sessantenne avesse il tempo di mettergli le mani addosso.

Gli investigatori dell’anticrimine, dopo aver trovato i riscontri alle denuncia del 16enne e a quella dell’altro minorenne che, nelle carte d’accusa, avrebbe raccontato di essere stato avvicinato con intenzioni a sfondo sessuale, hanno dato un nome all’uomo.

Delicatissime e coperte da assoluto riserbo le indagini dei poliziotti del commissariato, che per mesi hanno seguito il presunto molestatore passo dopo passo.

L’uomo era a piede libero e l’urgenza di chi indagava sul grave episodio era quella di tenerlo sotto stretto controllo per evitare che continuasse imperterrito nella sua caccia ai minorenni che incontrava al parco. Pattuglie in borghese hanno presidiato per mesi le zone frequentate dall’uomo.

Le indagini sono diventate un corposo fascicolo finito sul tavolo della procura ternana, che ha chiesto il rinvio a giudizio del sessantenne, che non ha alcun precedente penali.

Il giudice ha accolto la richiesta e disposto il processo per il sessantenne, che ora deve difendersi dalla pesantissima accusa di violenza sessuale aggravata.

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