Orvieto Capitale italiana della Cultura 2025, ecco il logo della candidatura

Trae spunto da un'incisione del 1791 della sezione del Pozzo di San Patrizio, il colore è quello dell'oro degli affreschi di Signorelli in Duomo. Martedì 21 alle 9 l'audizione al Ministero della Cultura

Orvieto Capitale italiana della Cultura 2025, ecco il logo della candidatura
di Monica Riccio
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Lunedì 13 Marzo 2023, 09:57

E' stato svelato mercoledì 8 marzo, sui profili social del Ministero della Cultura dedicati alla corsa delle dieci città ormai rimaste in lizza, il logo di Orvieto candidata Capitale italiana della Cultura 2025.

«Il marchio spiega la sindaca e assessora alla Cultura del comune di Orvieto, Roberta Tardani - prende spunto dalla sezione del Pozzo di San Patrizio, tra i luoghi simbolo della città e del dossier di candidatura “Meta Meraviglia - La cultura che sconfina”, tratta da una incisione di Della Valle del 1791 e custodita nella Biblioteca comunale “Luigi Fumi”. La sezione del Pozzo diventa la O di Orvieto da cui si irradia l’energia culturale della città, il tratto centrale - che nella realtà rappresenta il passaggio tra la scalinata di accesso a quella di uscita - rielabora il messaggio del “purgatorio di San Patrizio” e diventa il simbolo della capacità avuta dalla città nella storia di connettere Mondi. I tagli aperti delle O nel lettering che accompagna il logo – spiega ancora la prima cittadina - rilanciano infine il concetto della città aperta, meta e punto di partenza, e della volontà di non porsi confini. Il colore oro – infine - che tratteggia l’esterno e l’interno del logo e sottolinea la scritta 2025 è il frutto della campionatura del colore utilizzato da Luca Signorelli per dipingere la Cappella di San Brizio in Duomo».

La città di Orvieto presenterà il dossier di candidatura nell'audizione in programma martedì 21 marzo alle 9 al Ministero della Cultura sul cui canale youtube sarà visibile in diretta streaming.

In corsa per il titolo 2025 ci sono ancora altre nove città: Agrigento, Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto, Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone), Spoleto.

«Come ho avuto occasione di dire più volte – il commento della sindaca - subito dopo aver appreso del passaggio di turno della città, Orvieto aveva già vinto nel momento in cui siamo riusciti a mettere insieme associazioni e cittadini per costruire la nostra proposta, un progetto concreto che è il frutto del lavoro che in questi anni abbiamo portato avanti e che vuole proiettare la città nel futuro. Abbiamo sempre creduto nelle potenzialità della nostra città, quello che serviva era una maggiore consapevolezza e la capacità di saper guidare e incanalare tutte le esperienze e le energie buone verso obiettivi concreti. Essere arrivati alla selezione finale per la Capitale italiana della Cultura 2025 è la testimonianza che questa è l'unica strada che può portarci a raggiungere qualsiasi tipo di traguardo».

Il dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura 2025 presentato dalla città di Orvieto è frutto di un processo partecipativo importante che ha coinvolto tutta la città: tante infatti le associazioni che hanno aderito ai quattro workshop di co-progettazione.

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