«Palazzo del Capitano del Popolo, quale futuro?» E’ quanto chiedono alla giunta Tardani i consiglieri di minoranza Cristina Croce, Martina Mescolini, Federico Giovannini, Giuseppe Germani e Franco Raimondo Barbabella che nei giorni scorsi hanno depositato una interrogazione.
I consiglieri di minoranza, nella propria richiesta, intendono fa luce su «quale tipologia e/o forma di gestione ha potuto individuare l’amministrazione per la fruibilità del Palazzo del Popolo e quali sono i soggetti e/o gli operatori con i quali l’amministrazione ha intrapreso il confronto e quali strategie sono emerse.»
La richiesta parte dalle vicende più recenti che hanno visto al centro il Palazzo del Capitano del Popolo: «Nello scorso mese di agosto - riassumono i consiglieri - l’amministrazione ha accettato la richiesta presentata da Tandem S.p.A.di scioglimento, per mutuo consenso, stante le difficoltà scaturite dall’emergenza Covid-19, della convenzione tra il Comune di Orvieto e la società stessa per la concessione in gestione del Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto sottoscritta il 14 marzo 2019.
In tale occasione - continuano - l’amministrazione faceva sapere attraverso i mezzi di comunicazione che lo scioglimento anticipato della convenzione con Tandem, con il conseguente rientro del controllo diretto da parte del Comune, imponeva di “individuare soluzioni che garantissero la fruibilità del Palazzo” e che “aveva già intrapreso un confronto per valutare la forma migliore di gestione in grado di valorizzare l’asset in maniera integrata attraverso modalità che ne assicurassero la piena funzionalità anche a vantaggio dell’economia cittadina.
A sostegno delle proprie richieste i consiglieri di minoranza fanno anche presente che: «Con l’ultimo Dpcm recante misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19” è stata disposta per il 1° luglio la ripresa di convegni e congressi, nel rispetto di protocolli e linee guida attualmente adottati. Il Palazzo del Capitano del Popolo - aggiungono - è uno degli asset strategici della città la cui gestione efficiente rappresenterebbe, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo attraversando, di rinascita e ripartenza post Covid, non solo un prezioso valore in se, ma anche una concreta risorsa economica, in particolare in un’ottica di sviluppo di quel segmento turistico-congressuale a cui Orvieto è naturalmente vocata sia per posizione geografica sia per il peculiare contesto storico-architettonico e ambientale.»