Superbike, il sogno mondiale di Petrux
«Dopo la vittoria a Brainerd è il favorito»

Danilo Petrucci
di Antonio De Angelis
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Martedì 2 Agosto 2022, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 10:44

Non si è ancora spenta l’eco del nuovo trionfo di Danilo Petrucci nel Moto America grazie alla quale il ducatista ternano ha riconquistato il primato in classifica generale nel Campionato Superbike degli Stati Uniti, con la quarta vittoria sul circuito di Brainerd, ed ora è il momento delle analisi e delle celebrazioni per il campione ternano. I vertici della sua squadra, la Ducati Warhorse, gonfiano il petto e tessono le lodi del loro portabandiera. E fanno capire anche i retroscena che spiegano i motivi tecnici della vittoria di Petrux in gara 2. «Danilo dopo gara uno, quella che ha chiuso in terza posizione, a causa di un errore che gli ha fatto perdere la seconda piazza in favore di Cameron Petersen, ha fatto un reset completo della messa a punto della sua Ducati – spiega il General Manager della Warhorse, il ternano Eraldo Ferracci – ed in questa situazione sono intervenuto anche io che ero collegato per telefono con i box. Danilo mi ha chiamato via cellulare e si è messo subito in contatto con me che ero a New York con la Dirigenza della squadra per firmare dei contratti di sponsorizzazione per il prossimo anno. La moto è un casino – mi ha detto Petrucci – perché sembra di correre sul ghiaccio. Però serviva che i meccanici gli andassero dietro. Allora ho tuonato».

La voce del padrone ha ottenuto il risultato sperato, con gli uomini della Warhorse che ai box hanno cambiato la ciclistica della Ducati, spostando il peso della moto, e la parte posteriore della moto ha acquistato la stabilità che mancava. «Il risultato della nuova ciclistica – racconta Ferracci – è che la moto ha smesso di mettersi di traverso ed in gara 2 Danilo è diventato più veloce della Yamaha di Gagne. Lo dimostra il riscontro cronometrico del giro più veloce della seconda gara, che è stato fatto proprio da Danilo, che ha fermato le lancette dei cronometri sul tempo di 1’ 30” e 411 millesimi di secondo diventando più veloce di Jake Gagne» tira le fila Ferracci. Per il quale anche la caduta di Gagne a tre giri dalla fine ha una sua spiegazione. «L’americano è caduto per la pressione che gli stava mettendo addosso Danilo, che da diversi giri gli faceva sentire il fiato sul collo, e quindi Petrux alla fine lo ha mandato fuori giri e costretto all’errore». Quando mancano tre Gran Premi alla fine del Campionato come vede Ferracci l’epilogo del Moto America ? «Il favorito è diventato Danilo perché dopo la caduta Gagne non sarà più tranquillo come lo era prima e poi noi abbiamo ancora dei margini di miglioramento nello sviluppo della moto mentre lui è già al top così come è adesso. Dopo una gara come quella che ha fatto Danilo a Brainerd mi domando solo una cosa. Ma come è possibile che un pilota così non abbia ancora vinto un titolo mondiale ?».

Tra due settimane si torna in pista a Pittsburgh e Ferracci ha un piano per fare arrivare Petrux pronto all’appuntamento. «Il prossimo fine settimana andremo a girare a Pittsburgh con la squadra con una moto V2 Ducati per fargli prendere confidenza con una pista che ancora non conosce». Quando si entra nel vivo della competizione anche i dettagli vanno curati per fare la differenza. Ed alla Warhorse non vogliono trascurare nulla per puntare alla conquista del titolo.

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