PERUGIA - «I numeri dei controlli a Fontivegge? Mai fatti così tanti. E tanti appartamenti sono stati restituiti ai proprietari». Luca Merli, assessore alla Sicurezza del Comune di Perugia, traccia un bilancio del lavoro che, tra uffici e personale della polizia locale, è stato fatto negli ultimi mesi nella zona della stazione, croce e poca delizia del capoluogo di regione, biglietto da visita di una città che ci ha puntato negli anni dell'espansione edilizia per poi trovarsi purtroppo troppo spesso in una condizione di degrado e scarsa vivibilità. I problemi del quartiere sono quasi endemici da oltre venti anni, le ordinanze “ad personam” per Fontivegge sono state firmate da tutte le giunte cittadine, segno di una cicatrice da provare a rimarginare certo, ma anche dell'attenzione che non vuole (e deve) calare, da parte dei cittadini come delle forze dell'ordine e delle istituzioni.
E Merli, volto e giacchetto parecchio di casa tra via D'Andreotto e via del Macello, ha buon gioco a sottolineare l'impegno dell'amministrazione e suo personale per il quartiere: impegno riconosciuto – ed è tanta roba – dai caparbi componenti di Progetto Fontivegge che da anni si battono per la vivibilità della vasta area intorno alla stazione, tra segnalazioni, provocazioni, polemiche e pungoli. Anche, spesso, contro altri residenti che a tutto questo movimento preferirebbero il silenzio e i riflettori spenti, per non acuire i disagi, soprattutto legati alla perdita di valore di investimenti fatti quando comprare a Fontivegge era considerato un buon affare.
Ma davanti a case occupate, palazzi abbandonati diventati covi della droga, latitanti nascosti nei casotti dei cantieri e quel via vai di balordi che fanno respirare insicurezza in mezzo, invece, a tanti lavoratori e tante famiglie perbene, le segnalazioni delle situazioni critiche assumono l'importanza dei rami malati da recidere, per non infettare il resto dell'albero che invece vorrebbe crescere rigoglioso. «I controlli a tappeto non si possono fare – ragiona infatti l'assessore Merli -. Con la polizia locale li intensifichiamo dove hanno senso, in base alle indagini e all'attività di polizia. Ecco perché anche la collaborazione dei cittadini che ci segnalano i problemi è davvero decisiva».
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