Terni, il procuratore Liguori: «Così riusciamo a chiudere i processi in tempi brevi»

Terni, il procuratore Liguori: «Così riusciamo a chiudere i processi in tempi brevi»
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 3 Febbraio 2021, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 10:04

“Le performance registrate nel circondario di Terni sono il frutto di un efficace gioco di squadra tra ufficio requirente e giudicante. Risultati scaturiti da un’oculata programmazione e un attento monitoraggio dei fenomeni criminali, attenta al segmento temporale assegnato ex lege alla fase del primo grado. Nella consapevolezza che tanto più se ne consuma in primo grado tanto meno ne rimane per i successivi gradi di giudizio”.

Il procuratore, Alberto Liguori, analizza i dati di un anno in cui, nonostante la pandemia, il tribunale ternano si è distinto per aver garantito la ragionevole durata del processo. E’ stato il procuratore generale presso la corte d’appello, Claudio Cicchella, inaugurando l’anno giudiziario, a sottolineare come, a differenza degli altri tribunali della regione, a Terni la prescrizione dei reati abbia inciso solo nella misura del 4 per cento sul totale del contenzioso penale trattato in primo grado. “Tra indagini celeri e corsie preferenziali per i reati di maggiore allarme sociale decisi dal tribunale, è stata garantita la ragionevole durata del processo.

Consumando mediamente meno di un terzo del tempo massimo concesso per celebrare i processi” conferma Liguori.

I dati. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia le pendenze sono state di poco più di 1600 procedimenti penali. I tempi medi di definizione si sono mantenuti nei 6 mesi previsti dalla legge. Dimezzati rispetto al 2019, anche per le limitazioni imposte dal covid, i procedimenti legati alle violazioni aggravate al codice della strada mentre sono stabili (106) i reati inseriti nel codice rosso. Le violazioni della legge sulla droga sono state 125 rispetto alle 149 dell’anno precedente. “Per i reati da codice rosso il nostro ufficio tratta i procedimenti quasi in diretta, col risultato di contenere i rischi all’incolumità delle persone offese con azioni interdittive e formare prove robuste che favoriscono la definizione con la scelta dei riti alternativi. Per i reati di droga, l’elevata professionalità della nostra polizia giudiziaria e dei pm ternani fanno registrare un elevato numero di arresti in flagranza di reato, costringendo i responsabili al patteggiamento e, con una certa frequenza, al giudizio abbreviato”.

Con cadenza trimestrale il procuratore monitora l’andamento del contenzioso penale selezionando, in fase di iscrizione, i fatti reato con diritto di trattazione prioritaria e quelli di minore allarme sociale, prevedendo percorsi istruttori dedicati: “Solo creando protocolli diversificati si riducono le possibilità che la trattazione dei primi finisca per rallentare la trattazione dei secondi, portandoli a sicura prescrizione”. Un lavoro di squadra che “vede l’ufficio del gip impegnato nell’oculata formazione dei ruoli di udienza per poter garantire la ragionevole durata della fase ad esso affidato. Il tribunale, a sua volta, dopo una faticosa fase di sistemazione e smaltimento dell’arretrato che si era formato prima dell’insediamento dell’attuale presidente, ha riorganizzato la sezione creando aree di specializzazione per materie penali trattate creando economie di scala, accompagnate da una ragionata fase di formazione dei ruoli d’udienza e con la previsione di udienze straordinarie pomeridiane”.

Le ragioni dei risultati. Alberto Liguori è convinto che le ragioni dei buoni risultati “sono il frutto di un innovativo metodo di gestione del contenzioso penale condiviso sia dall’organo requirente che da quello giudicante fatto di analisi e programmazione dei tempi di lavorazione. Favoriti anche dall’imprescindibile contributo di una classe forense moderna e ispirata al rispetto dei principi costituzionali, riuscendo a coniugare celerità e garanzia dei diritti di difesa dell’imputato”. Il procuratore sottolinea l’importante “apporto fornito dalla magistratura onoraria e l’eroico lavoro svolto dal personale amministrativo che, messi insieme, rendono plasticamente possibili le varie performance”. Destinate a migliorare con la scrittura dei programmi organizzativi validi fino al 2022 “grazie alle direttive fornite dal Csm, che ha previsto anche il coinvolgimento dell’avvocatura”. 

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