Tribunale, processi penali a rilento tra rinvii e ritardi. In arrivo due nuovi giudici

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Giovedì 23 Marzo 2023, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 15:18

Giustizia, servono rinforzi. La situazione delle udienze penali al Tribunale del capoluogo resta in affanno. Continuano a essere rinviati i procedimenti davanti al collegio giudicante: nell’ultima settimana sono tutti saltati, per essere ri-calendarizzati. Ma la maggior parte di questi al 2024.

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Nonostante gli sforzi fatti dalla presidente del settore penale, Daniela Rispoli, il collegio non decolla. E rischiano di rimanere impantanati processi “importanti”, con imputati che attendono una sentenza per reati gravissimi. E’ il caso del processo ai due imprenditori viterbesi e a un tuttofare romeno, accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Per aver chiesto, secondo l’accusa, un aiuto ai boss di mafia viterbese. Loro aspettano soltanto la sentenza, visto che la procura antimafia ha già richiesto le condanne il 4 febbraio del 2022: ben 13 mesi orsono. E questo è solo uno dei casi in sospeso nell’agenda giudiziaria: con tutta probabilità continuerà ad aspettare, visto che l’udienza fissata per la prossima settimana dovrebbe slittare ancora di qualche mese.

Solo l’altro ieri il processo a uno stalker, che per anni ha terrorizzato una donna di Marta, arrivando a lasciare ordigni esplosivi sul balcone della donna, è stato rimandato a febbraio del 2024. Con buona pace di imputato e vittima. Alcune settimane fa Il Messaggero aveva portato alla cronaca la situazione del settore penale - dopo l’uscita dal servizio (trasferimenti, pensione) di alcuni giudici togati, fosse in stallo.

Da quell’articolo poco è cambiato e il collegio che resta inattivo, se non per casi urgentissimi, è l’emblema. Anche se ha ripreso a marciare la macchina delle udienze monocratiche, affidate ai tre giudici togati del penale. Qui, dopo un breve periodo di assestamento fisiologico, i nuovi magistrati hanno preso in mano i ruoli e riorganizzato il lavoro.

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Quel che invece proprio non esce dai box è il collegio, a cui sono demandati i reati più gravi. Tutto, o quasi, viene posticipato a dopo l’estate o all’anno prossimo, quando qualcosa potrebbe cambiare. Per questo al Tribunale, in autunno, dovrebbero arrivare - dopo pressante richiesta inviata ai vertici ministeriali - due nuovi giudici togati, estremamente utili a riempire la pianta organica. Con 5 giudici effettivi al lavoro, la situazione potrebbe tornare a quella di due anni fa, quando a pieno regime funzionavano due collegi per settimana e ogni giudice fissava due giorni di udienze monocratiche. 

I nuovi giudici potrebbero non essere l’unica novità. Nei prossimi mesi, in base a quanto previsto dal testo della riforma Cartabia, anche la registrazione delle udienze potrebbe essere rivista con l’introduzione - e relativi lavori tecnici da effettuare nelle aule - dei nuovi supporti tecnologici.

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