Orvieto. La scherma italiana piange la scomparsa del Maestro Salvatore Ponturo

L'annuncio tramite social della Uisp Scherma Orvieto: «Se ne va il Maestro dei nostri Maestri»

Orvieto. La scherma italiana piange la scomparsa del Maestro Salvatore Ponturo
di Monica Riccio
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Lunedì 27 Marzo 2023, 18:58

La scherma orvietana, e con lei quella italiana più in generale, piange la morte del Maestro Salvatore Ponturo, della cui arte a Orvieto è considerato il padre. Ponturo, 88 anni, è scomparso improvvisamente nella serata di domenica lasciando un vuoto enorme in chi lo ha conosciuto e in tutti coloro, e sono davvero tanti, che ne sono stati allievi.

Vero e proprio punto di riferimento nel panorama della scherma italiana, e in particolare in quella umbra, a Salvatore Ponturo va dato il merito di aver fatto rinascere tutto il movimento. Classe 1934, originario di Calatabiano, un paese in provincia di Catania, Ponturo arrivò a Orvieto negli anni '60 da militare in quella che allora era la Smef, Scuola Militare di Educazione Fisica. Qui si distinse subito e fu lui a tenere tre anni di corso per i maestri di scherma in arrivo da tutta Italia, grazie ad un accordo tra la Federazione Italiana Scherma e le Forze Armate.

Ha formato quindi i Maestri che poi, una volta concluso il corso, tornati nelle loro terre di origine avrebbero fondato le loro scuole e formato a loro volta altri Maestri di Scherma.

Quando nel 1996 la Smef fu chiusa, Ponturo decise di restare a Orvieto e pian piano ridare vita al movimento scherma. La sua fu, e rimase nel tempo, una figura di altissimo spessore nel campo della scherma, un vero e proprio padre per tanti Maestri e un vero e proprio amico oltre che allenatore per tanti suoi allievi. Tra i suoi allievi anche due olimpionici narnesi Carlo Carnevali e Cristiana Cascioli. Orvieto ma anche Perugia, Narni, Terni e Foligno, hanno visto grazie al suo impegno e alla sua esperienza indiscussa nascere, o meglio rinascere la scherma con risultati sempre di grande prestigio.

«Non si contano i suoi successi sportivi – spiega Domenico Lo Conte che con Davide Lo Conte e Luca Ortu, oggi insegna scherma per la Uisp Orvieto – è stato il mio Maestro per 25 anni, quando ho appreso della sua morte sono rimasto scioccato, ci eravamo sentiti qualche settimana fa. Era solito chiamare tutti i suoi allievi oggi Maestri di Scherma, ha continuato comunque a seguire tutti noi».

Nel 2017 la Federazione Italiana Scherma gli aveva conferito la targa d'argento alla carriera, oggi invece lo piange: «La Federazione Italiana Scherma piange la scomparsa del Maestro Salvatore Ponturo. Figura di assoluta rilevanza per il movimento schermistico in Umbria, tecnico che ha dedicato la sua passione a tante generazioni di schermidori, il maestro Ponturo è stato apprezzato punto di riferimento magistrale e insignito dall’Onorificenza Fis per la sua instancabile attività. Alla famiglia Ponturo, con un pensiero speciale per il figlio Raffaele, pilastro del Gsa e Delegato regionale del Gruppo Arbitrale per l’Umbria al quale Salvatore ha trasmesso l’amore per scherma, va l’abbraccio più affettuoso del Presidente federale Paolo Azzi, del Consiglio e di tutti gli amici della scherma italiana». Così come l'Associazione Italiana Maestri di Scherma: «ll Presidente e il Consiglio Direttivo dell’Aims - Associazione Italiana Maestri di Scherma - esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia Ponturo nel triste momento di lutto per la scomparsa del Maestro Salvatore Ponturo. Il Maestro Ponturo è stato un pilastro della scherma in Umbria, dove ha operato per molti anni».

Ma più di tutti lo piange Orvieto, tanto che a darne per prima notizia della morte è stata la Uisp Scherma che proprio con lui rifondò, anni or sono, la scherma in città: «È scomparso il Maestro Salvatore Ponturo, che è il Maestro dei nostri Maestri. Colui che ha portato la scherma ad Orvieto, che ce l’ha insegnata e che ci ha fatto amare questo sport. Se oggi c’è la scherma ad Orvieto lo dobbiamo a lui. Abbracciamo la sua famiglia, proveremo a tramandare quello che ci ha insegnato e continueremo a parlare di lui. Ciao Maestro».

E a piangerlo è anche la città: «Salvatore Ponturo, oltre ad essere una personalità di spicco e di assoluto prestigio nel campo della scherma – afferma Carlo Moscatelli assessore allo Sport del comune di Orvieto – era anche una brava persona, una persona garbata, stimata, una persona straordinaria di cui tutti avevano massimo rispetto. E' una grande perdita per tutti noi – continua – ci ha lasciato una grande eredità sportiva, una ricchezza di cui faremo per sempre tesoro».

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