L'allarme incendi arriva in Parlamento: "Troppi roghi a Terni. Servono controlli"

L'allarme incendi arriva in Parlamento: "Troppi roghi a Terni. Servono controlli"
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Mercoledì 2 Marzo 2022, 20:39

TERNI - Dopo i due incendi, divampati a distanza di otto giorni l'uno dall'altro nella zona industriale, sul tavolo della ministra dell'Interno sono arrivate due interrogazioni.

L'onorevole Walter Verini del Pd sollecita un intervento di "verifica sulla qualità dei controlli e del monitoraggio degli impianti di stoccaggio, trattamento e smaltimento di rifiuti e materiali speciali, con particolare attenzione alle zone interessate dagli episodi più recenti, nonché sulle azioni di contrasto e prevenzione predisposte dalle autorità e istituzioni".
"Nei giorni scorsi - scrive Verini - si è verificato un grave incendio in un'azienda di trasporti, a Terni, che ha interessato gazebo e capannoni contenenti materiali in legno e plastica, e, solo una settimana prima, un altro rogo di vaste proporzioni aveva interessato l'azienda Ferrocart di Maratta, con evidenti conseguenze in termini di impatto ambientale nell'aria e possibile inquinamento del suolo.
In via precauzionale nel territorio comunale di Terni sono state chiuse le scuole e disposti altri divieti tra i quali la
raccolta e il consumo di prodotti alimentari coltivati. Si tratta del sesto rogo di rifiuti in Umbria e il terzo nel territorio di Terni - sottolinea il deputato del Pd - questa situazione è inaccettabile e merita di essere affrontata seriamente e a tutti i livelli senza sottovalutare la portata degli eventi e le possibili circostanze che le hanno determinate".

Sui roghi c'è anche l'interrogazione della senatrice umbra del Movimento 5stelle, Emma Pavanelli, che chiede di "valutare un intervento sulla qualità dei controlli e del monitoraggio della situazione degli impianti a rischio, della messa in sicurezza con particolare attenzione alle zone interessate dagli episodi più recenti e sulle azioni di contrasto predisposte dalle autorità competenti".

Pavanelli sottolinea che “gli incendi hanno reso la situazione insostenibile. Tutto ai danni dei cittadini, sulle cui spalle ricadono le decisioni di una politica non attenta ai loro interessi. Sono evidenti le conseguenze di questi eventi in termini di impatto ambientale nell’aria ed è possibile che ci siano conseguenze anche nell’inquinamento del suolo; per non parlare degli ingenti costi di gestione a partire degli interventi delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, i controlli di Arpa ed il lavoro di bonifica, che andrebbero contrastati come dalle “Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi”, regolamento in essere dal 21 gennaio 2019. Eppure - dice Pavanelli - dopo il sesto rogo di rifiuti in Umbria, le istituzioni comunali e regionali sembrano sottovalutare il problema".

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