PERUGIA - L’Umbria delle eccellenze è pronta a sbarcare sulla Luna. Le circa 40 imprese del cluster aerospaziale, ognuna per le sue abilità e competenze, potranno essere parte della produzione dei moduli lunari o delle stazioni orbitanti. La collaborazione con l’Esa, l’Agenzia spaziale europea, è solo uno dei risultati ottenuti dall’Umbria Aerospace Cluster, reduce dalla missione espositivo-commerciale all’International Paris Air Show di Le Bourget dove ha consolidato il suo posizionamento in campo nazionale, ponendo le basi anche per un imminente estensione internazionale.
LA FIERA DI PARIGI
Un mosaico di tecnologia e risorse umane che già oggi potrebbe garantire la costruzione autonoma di un aeroplano o di un elicottero. «Un’eccellenza del territorio che garantisce anche capacità attrattiva - osserva Simone Cascioli, direttore di Confindustria – e che ha fatto nascere cluster anche in altri settori». La sfida è guardare oltre, forte di un gruppo nato 15 anni fa da sei fondatori in seno a Confindustria Umbria e che oggi rappresenta 650 milioni di fatturato e 4.200 posti di lavoro. «Oggi il cluster conta oltre 40 iscritti – spiega il presidente Daniele Tonti, con un +40% registrato dall’insediamento dell’attuale direttivo.
MISSIONE LUNA
La sfida, come riconosciuto da Tonti che ha elaborato un piano strategico per il cluster, è proiettare tali imprese nei mercati internazionali e la collaborazione con l’Esa sarà determinante. «Per un perugino come me fare sistema con l’Umbria a Parigi è stato un regalo - dice Marco Ferrazzani, capo ufficio legale dell’Esa – e la fiera di Le Bourget è la dimostrazione che l’Europa è capace in modo completo e autonomo di “fare spazio” e che ogni Stato può investire nel settore». Su alta tecnologia, satelliti, razzi e capsule anche l’Umbria può dire la sua. «Va bene l’alta tecnologia, ma per Esa sono centrali i talenti umani e noi scegliamo i migliori». Tra questi, il pilota militare spoletino Andrea Patassa, ospite d’onore all’incontro di Confindustria, individuato come astronauta di riserva per la nuova classe di “pionieri spaziali” selezionata dall’Esa. «Manterrò contatti con l’Agenzia e ogni anno mi sottoporrò a visite e briefing per farmi trovare pronto nel caso ci fosse bisogno di me», dice il pilota. «Il nostro timetable è dinamico come il settore aerospaziale che è in continua evoluzione: il programma Nasa-Esa “Luna” per la stazione orbitante e per abitare il satellite porrà tante sfide tecnologiche da vincere e anche le aziende umbre possono partecipare».