Il settore aerospaziale manda l'Umbria in orbita
L'astronauta Patassa: «Opportunità anche dalle missioni sulla luna»

Il cluster comprende 40 imprese specializzate anche nella produzione di dispositivi e componenti di

Alcune imprese del cluster aerospaziale mostrano i loro dispositivi alla governatrice Donatella Tesei
di Fabio Nucci
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Martedì 25 Luglio 2023, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 08:26

PERUGIA - L’Umbria delle eccellenze è pronta a sbarcare sulla Luna. Le circa 40 imprese del cluster aerospaziale, ognuna per le sue abilità e competenze, potranno essere parte della produzione dei moduli lunari o delle stazioni orbitanti. La collaborazione con l’Esa, l’Agenzia spaziale europea, è solo uno dei risultati ottenuti dall’Umbria Aerospace Cluster, reduce dalla missione espositivo-commerciale all’International Paris Air Show di Le Bourget dove ha consolidato il suo posizionamento in campo nazionale, ponendo le basi anche per un imminente estensione internazionale.

LA FIERA DI PARIGI

Un mosaico di tecnologia e risorse umane che già oggi potrebbe garantire la costruzione autonoma di un aeroplano o di un elicottero. «Un’eccellenza del territorio che garantisce anche capacità attrattiva - osserva Simone Cascioli, direttore di Confindustria – e che ha fatto nascere cluster anche in altri settori». La sfida è guardare oltre, forte di un gruppo nato 15 anni fa da sei fondatori in seno a Confindustria Umbria e che oggi rappresenta 650 milioni di fatturato e 4.200 posti di lavoro. «Oggi il cluster conta oltre 40 iscritti – spiega il presidente Daniele Tonti, con un +40% registrato dall’insediamento dell’attuale direttivo.

A Parigi erano presenti 17 imprese più una in appoggio e 3 soci sostenitori con oltre 450 contatti “business to business” avviati». La fiera parigina di giugno ha consentito quindi di riallacciare un filo che si era interrotto nel 2019, trattandosi di un appuntamento biennale che nel 2021 è saltato causa Covid. «Le cifre post fiera sono in aumento – aggiunge il segretario generale Cillian Fani O'Broin – e molte aziende hanno firmato contratti importanti anche con realtà estere (Israele, Sud Corea) e il settore militare». Dai bracci robotici di movimentazione satellitare ai “tracciatori di frequenze”, l’idea di cluster nel tempo si è consolidata e rafforzata. «Questo aspetto è emerso in modo evidente a Parigi dove siamo arrivati in modo solido e compatti – aggiunge Fani O’Broin – e i risultati si sono visti». Per la governatrice Donatella Tesei, quello aerospaziale un settore strategico per il sistema Paese. «La filiera è un’eccellenza dell'industria umbra, come dimostrato anche a Parigi dove le nostre imprese si sono messe in mostra al meglio stipulando anche contratti importanti», ha detto confermando il sostegno della Regione. «Ha accompagnato e continuerà ad essere accanto a questo settore così come ha fatto e farà per tutte le imprese umbre che sono al centro delle politiche regionali in quanto fulcro della crescita della nostra Umbria». «La caratteristica di questa Giunta è quella di porre le imprese al centro dell’azione di governo - aggiunge l’assessore Fioroni – ma dobbiamo conoscere le eccellenze che abbiamo nel territorio. Le aziende che compongono il cluster e la posizione lungo la filiera e la catena del valore oggi consentirebbero di costruire in Umbria un intero aeroplano: la difficoltà è ragionare in modo sistemico».

MISSIONE LUNA

La sfida, come riconosciuto da Tonti che ha elaborato un piano strategico per il cluster, è proiettare tali imprese nei mercati internazionali e la collaborazione con l’Esa sarà determinante. «Per un perugino come me fare sistema con l’Umbria a Parigi è stato un regalo - dice Marco Ferrazzani, capo ufficio legale dell’Esa – e la fiera di Le Bourget è la dimostrazione che l’Europa è capace in modo completo e autonomo di “fare spazio” e che ogni Stato può investire nel settore». Su alta tecnologia, satelliti, razzi e capsule anche l’Umbria può dire la sua. «Va bene l’alta tecnologia, ma per Esa sono centrali i talenti umani e noi scegliamo i migliori». Tra questi, il pilota militare spoletino Andrea Patassa, ospite d’onore all’incontro di Confindustria, individuato come astronauta di riserva per la nuova classe di “pionieri spaziali” selezionata dall’Esa. «Manterrò contatti con l’Agenzia e ogni anno mi sottoporrò a visite e briefing per farmi trovare pronto nel caso ci fosse bisogno di me», dice il pilota. «Il nostro timetable è dinamico come il settore aerospaziale che è in continua evoluzione: il programma Nasa-Esa “Luna” per la stazione orbitante e per abitare il satellite porrà tante sfide tecnologiche da vincere e anche le aziende umbre possono partecipare».

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