Terni, l'arrivo dei giganti
stravolgerà il commercio

Lavori in corso per un centro commerciale
di Aurora Provantini
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Martedì 20 Luglio 2021, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 08:39

Arrivano i giganti. Catene della grande distribuzione organizzata, colossi di articoli sportivi, di elettronica, di elettrodomestici e della ristorazione, che decidono di investire nella capitale dell'acciaio. Il primo ad inaugurare, giovedì 22 luglio alle 9 in punto, è Bricofer: 2.500 metri quadrati di superficie di vendita al piano superiore di Cospea Village. Il direttore commerciale dell'azienda leader nel settore del fai da te, Giuseppe Cabras, spiega l'importanza di posizionarsi a ridosso del centro: «La scelta di iniziare questa avventura presso il polo commerciale di via Montefiorino nasce dall'esigenza di ampliare il nostro bacino di utenza sul territorio ternano in una struttura servita da parcheggi gratuiti e facilmente raggiungibile».
Subito dopo sarà la volta del Discount MD a pochi metri dal supermercato Gala di via Piermatti, nella zona est della città. Con la consegna del Tulipano, il grattacielo di 22 piani all'ingresso di Terni ovest, verranno riempiti altri 4.350 metri quadrati di superficie commerciale. «E' come costruire un puzzle - dichiara Giunio Marcangeli, l'imprenditore ternano che sta regalando quella struttura alla città per ora abbiamo tante richieste e siamo in trattativa con diversi gruppi europei, bisogna solo capire come incastrare i tasselli». Entro l'estate 2022 la città cambierà volto: arriverà Decathlon, l'azienda francese che riunisce sotto il proprio marchio oltre 1.500 negozi di articoli sportivi su scala mondiale, Unieuro, McDonald's e Conad al PalaTerni, nell'area dello stadio. Undicimila metri quadrati che daranno un duro colpo ai negozi di prossimità, soprattutto a quelli del centro storico che faticano, arrancano, chiedono disperatamente piani strategici di rilancio, invocano la riduzione del costo dei parcheggi di attestamento tutt'attorno alla Ztl e delle imposte comunali. Due mesi fa ha abbassato definitivamente le saracinesche il Carrefour Market di via Bramante mandando a casa 20 lavoratori che avevano un contratto a tempo indeterminato. Fu l'occasione per aprire un tavolo a Palazzo Spada con i rappresentanti di Filcams Cgil, Lucia Rossi e Matteo Lattanzi, Fisascat Cisl, Sergio Sabatini e Uiltucs Uil, Massimiliano Ferrante, per «avviare una discussione con i gruppi ai quali l'ente concede le autorizzazioni, al fine di ricollocare gli operatori del commercio senza più un impiego per cessazione di attività». Le organizzazioni sindacali si preoccupano per le forme di contratto che saranno applicate dai giganti. Chiedono un patto per la legalità che dica no alla competizione basata sulla compressione dei diritti. In una città che attraversa una crisi profonda aggravata dalla pandemia e con tante vertenze aperte, l'arrivo dei colossi, se da una parte lascia sperare in una ripresa, dall'altra rappresenta una vera e propria minaccia per le piccole imprese. Dopo il PalaTerni toccherà al Globo aprire a nuovi brand ma senza quella visione di città che chiede Confcommercio. Per Sergio Sabatini, Fisascat Cisl, «è necessario anche un piano strategico che disciplini le nuove aperture». «Per tante attività che nascono in un territorio dichiara Sabatini tante altre muoiono. Un turn over che è sinonimo del cattivo stato di salute dell'economia cittadina».
 

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