Ancora un incendio, ancora una fabbrica che brucia e rilascia nell'aria una nuvola nera prodotta dalla combustione di plastiche e scarti di lavorazione. Dopo due roghi a distanza di una settimana entrambi nella conca ternana, questa volta è toccato a Gallese Scalo dove ad andare a fuoco è stata l'azienda ceramica Gsi. Un incendio domato ma che ha sprigionato una colonna di fumo visibile da chilometri di distanza che i venti hanno spostato sui territori limitrofi. Per questo, a fronte del rischio di intossicazione, il sindaco di Calvi dell'Umbria Guido Grillini nel corso della giornata ha emesso un'ordinanza che riguarda la chiusura di porte e finestre delle abitazioni e vieta lo svolgimento di attività all'aperto. Fino a nuova comunicazione, ovvero, fino a quando i dati forniti dall'Arpa non faranno rientrare l'allarme. «IL territorio comunale - spiega Grillini- è ampio e arriva al confine con quello di Gallese.
Si tratta del terzo incendio in una fabbrica nel giro di poche settimane. I primi due, nella zona industriale di Terni, rispettivamente alla Ferrocart e all'azienda di autotrasporti Medei, avevano costretto i sindaci di Terni e Narni ad emettere ordinanze di chiusura delle scuole e divieto di raccolta di prodotti agricoli per oltre una settimana.