Chiesto il giudizio immediato nei confronti dell’escort gay arrestato nei mesi scorsi con l’accusa di aver ricattato un religioso dell’Ordine dei Frati Minori. La richiesta è stata formalizzata in questi giorni dalla Procura della Repubblica di Perugia. L’udienza è stata fissata al 5 febbraio davanti al giudice del tribunale del capoluogo umbro. Il 32enne albanese viene accusato dal pubblico ministero Franco Bettini del reato di estorsione.
Stando alla ricostruzione l’indagato e il religioso si erano conosciuti su un sito di annunci e successivamente si erano dati appuntamento per incontrarsi. Qualche giorno dopo, però, intorno a metà settembre, il religioso ha denunciato in caserma di aver ricevuto una richiesta di denaro da parte dello straniero che, al termine di quell’incontro, avrebbe registrato un video con il cellulare.
Quando il frate impaurito ha raccontato l’accaduto ai carabinieri di Santa Maria degli Angeli è stato programmato un abboccamento a Perugia al termine del quale il 32enne è stato arrestato. Dopo qualche ora trascorsa in carcere e l’interrogatorio di garanzia svolto nel carcere di Capanne l’indagato è subito tornato libero, con l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria imposto dal gip Natalia Giubilei, provvedimento che ormai non ha neppure più. L'indagato viene difeso dall'avvocato Fernanda Cherubini.